Politica

Giuseppe Conte, nuovo caso su un concorso universitario. Pd: “Chiarisca in Aula sul conflitto di interessi”

Repubblica scrive che tra i commissari d'esame al concorso da ordinario dell'università di Caserta vinto nel 2002 dal premier ci fosse Guido Alpa, con cui Conte collaborava e insieme al quale l'anno prima (in qualità di avvocato del Garante della privacy) aveva firmato un ricorso contro la Rai

Un potenziale conflitto di interessi dietro il concorso da professore ordinario all’università di Caserta vinto dal premier Giuseppe Conte nel 2002. A darne conto è Repubblica, che racconta come tra i commissari d’esame ci fosse Guido Alpa, noto civilista, con cui l’anno prima Conte in qualità di avvocato del Garante della privacy aveva firmato un ricorso contro la Rai. I senatori del Pd hanno chiesto al premier di riferire in Aula e lanciato su Twitter l’hashtag “#concorsopoli“.

Secondo il quotidiano di largo Fochetti il conflitto di interessi si configura perché secondo l’Anac la “collaborazione professionale con una comunione di interessi economici” tra l’esaminato e l’esaminatore determina l’incompatibilità. E stando al curriculum del premier lui e Alpa all’epoca del concorso di Caserta collaboravano professionalmente, oltre ad essere in seguito diventati soci di studio. La circostanza era già emersa a settembre quando Conte ha prima chiesto lo spostamento di un esame e poi – di fronte alle polemiche – deciso di rinunciare a partecipare al concorso per una cattedra a La Sapienza di Roma: cattedra che sarebbe stata lasciata libera proprio da Alpa.

Repubblica spiega di aver contattato Conte che però non ha voluto rispondere alle domande, mentre Alpa ha spiegato di “non aver mai avuto uno studio associato con Conte”: erano solo “coinquilini“, o meglio il premier aveva lo studio sopra il suo. Tuttavia tra 2001 e 2002 difesero insieme il garante della privacy. E “sempre nel 2002 Conte aprì un nuovo studio” in piazza Benedetto Cairoli 6, lo stesso indirizzo dello studio di Alpa. E “hanno anche lo stesso numero di telefono”. Inoltre ci sono “dieci pubblicazioni di Conte tra il 2003 e il 2012 in volumi curati dal professor Alpa”.

“Oggi Repubblica scrive che il concorso da professore ordinario di Conte ha profili di illegittimità”, scrive su Twitter Matteo Renzi. “È uno scoop enorme o una fake news? Il premier deve chiarire in aula, pubblicamente, se è tutto regolare. O aspetta che la Iena Giarrusso intervisti in streaming il professor Alpa? Onestà”. La vicepresidente Pd al Senato Simona Malpezzi scrive: “Aspettiamo il premier Conte in aula al senato: come ha detto il giorno del suo insediamento, sarà un piacere per lui confrontarsi con il Parlamento. Mi auguro anche sui dubbi sollevati da Repubblica oggi sulla sua carriera universitaria. #concorsopoli”.