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L’Orizzonte lontano, su TvLoft il reportage di Alessandro Di Battista: “Se scavi una buca in Messico rischi di trovarci un cadavere”

“La speranza è una brutta parola, una trappola inventata dai padroni per anestetizzare i popoli sofferenti, e il Messico è pieno di speranza”. Alessandro Di Battista prende in prestito le parole di Mario Monicelli, per raccontare i mille volti di Città del Messico. Nella terza puntata inedita de ‘L’Orizzonte lontano’ (in esclusiva per gli abbonati su tvloft.it), Alessandro, Sahra Lahouasnia e il piccolo Andrea proseguono il loro viaggio dagli Usa al Sud America. Stavolta fanno a tappa in quella feroce città che fu capitale dell’impero azteco, di cui conserva ancora tutta la bellezza, la magia e il mistero. A Città del Messico resiste il culto della ‘Santa Morte’, a cui si chiede senza promettere nulla in cambio, il cui tempietto è protetto da una vecchina di 70 anni che dice: “Ho imparato a voler bene al mio cancro”. C’è Tepito, il quartiere arrabbiato, delle ingiustizie e delle ribellioni per i quasi 26.000 desaparesidos. Il ‘Mostro’, infatti, è l’altro nome di Città del Messico, e Alessandro Di Battista ci dice perché: “Se si scava una buca in una certa zona del Messico, si rischia di trovarci un cadavere”.

‘L’Orizzonte lontano’ è un format realizzato e prodotto in esclusiva per la piattaforma televisiva TvLoft ed è disponibile in abbonamento su app e sito di TvLoft.