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Nota al Def, esultanza 5 Stelle. Di Maio. “E’ cambiata l’Italia”. Forza Italia: “Giocano con il futuro dei nostri figli”

I ministri pentastellati sono scesi in piazza, sotto Palazzo Chigi, accolti da una folla festante di deputati e senatori. "E' la riforma che volevamo", ha detto il ministro del Lavoro. Ma le opposizioni parlano di "imminente scenario greco", mentre Carlo Cottarelli ha voluto precisare che la manovra "prende comunque soldi dalle tasche degli italiani, non con tasse ma ... in prestito"

Il Movimento 5 Stelle esulta per essere riuscito a mettere in atto “la manovra del popolo”: rapporto deficit-Pil al 2,4% e più soldi da investire in provvedimenti considerati vitali dai leader del Movimento, come reddito di cittadinanza, superamento della Legge Fornero e flat tax al 15% per le partite Iva. Rappresentanti e sostenitori Cinque Stelle si sono riuniti sotto Palazzo Chigi, esultanti, in attesa dell’uscita dei membri del governo, accolti come degli eroi.

“Oggi è un giorno storico! Oggi è cambiata l’Italia!“, ha scritto su Facebook il vicepremier, Luigi Di Maio, annunciando l’accordo raggiunto. “Per la prima volta – ha continuato – lo Stato è dalla parte dei cittadini. Per la prima volta non toglie, ma dà. Gli ultimi sono finalmente al primo posto perché abbiamo sacrificato i privilegi e gli interessi dei potenti. Sono felice. Insieme abbiamo dimostrato che cambiare il Paese si può e che i soldi ci sono”, ha detto annunciando anche un “fondo ad hoc di 1,5 miliardi” per risarcire “i truffati dalle banche”.

Poi conclude: “Nessuno deve rimanere indietro. Siamo ancora a lavoro ma vi posso già dire che è un grande giorno. Il nostro Paese affronterà seriamente la povertà con reddito e pensione di cittadinanza. Il governo del cambiamento, inoltre, si appresta a riformare i centri per l’impiego e ha scelto il superamento della Legge Fornero. E io so di aver fatto il possibile per mantenere le promesse anche grazie al coraggio che è venuto da tutti voi”.

Mentre sotto Palazzo Chigi la folla pentastellata attendeva l’arrivo dei ministri, il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuelli, ha detto che il Movimento “non teme lo spread, non temiamo i mercati, finalmente oggi il governo del cambiamento va incontro alle esigenze dei cittadini. Non c’è stato nessun diktat, era tutto scritto nel contratto di governo, questa era la manovra che volevamo fare”.

Anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, esulta su Twitter: “È un momento storico. Reddito e pensione di cittadinanza, superamento della Fornero, risarcimenti ai truffati dalle banche. Con il M5S al governo finalmente una manovra per i cittadini e non per le lobby“. Su Instagram, invece, Di Maio rende omaggio a chi è accorso in piazza ad aspettare l’esito dell’accordo: “Flashmob del MoVimento 5 Stelle per festeggiare la Manovra del Popolo davanti a Palazzo Chigi”, ha scritto.

Le opposizioni, però, contrattaccano e si dicono preoccupate per il rapporto deficit-Pil al 2,4%. La prima a manifestare il proprio dissenso è la capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, che su Twitter ha scritto: “Portando rapporto deficit-Pil al 2,4%, il governo M5S-Lega sequestra il Paese e gioca con il futuro dei nostri figli. Indebitamento, reddito di cittadinanza e decrescita: ecco l’eredità di questo accordo. Altro che manovra del cambiamento, questa sarà manovra dell’irresponsabilità“. “Il governo ha scelto la strada dell’azzardo – ha poi aggiunto -, esponendo il Paese a incredibili rischi. Tutto questo per finanziare un programma assistenzialista: e adesso l’Italia vede il baratro. Questo è il governo dell’avventura che invece di eliminare la povertà rischia di far collassare il Paese, senza offrire la spinta necessaria a sostenere l’economia. Una responsabilità che si assumono in toto tutti e due i partner di governo”.

Le fanno eco il deputato di Fi, Giorgio Mulè, che ipotizza un imminente “scenario greco” e non risparmia critiche anche alla Lega, partner di governo dei Cinque Stelle: “L’illusione di cancellare la povertà per legge attraverso la follia di spingere il rapporto deficit-pil al 2,4% che si rivelerà la più grande truffa morale agli italiani. Tra qualche ora si spalanca il rischio di piombare in uno scenario che ricorderà quello greco di qualche anno fa. Succederà per il dilettantismo e la spregiudicatezza di un governo che condanna l’Italia alla decrescita infelice. Missione compiuta: i 5Stelle hanno raggiunto lo scopo di umiliare il Paese e fin qui niente di strano vista ma loro innata incapacità, ma la Lega come farà a spiegare ai suoi elettori il senso di una manovra che umilia il lavoro e mortifica i sacrifici di chi ha sempre creduto nella giustizia sociale?”.

Anche Renato Brunetta, intervenuto in collegamento telefonico a TgCom24, ha attaccato la manovra: “Sono molto preoccupato, perché con il 2,4% di rapporto deficit-Pil, se sarà confermato, temo la reazione della Commissione europea e ancor di più quella che proviene dai mercati. Temo che domani, all’apertura dei mercati finanziari, ci possa essere una impennata senza fine dello spread e, a catena, declassamento da parte delle agenzie di rating. A questo punto il nostro debito non è più sostenibile e i nostri conti pubblici non sono più credibili. Se così sarà, il risultato credo sia da veri irresponsabili”.

Le critiche da parte del Partito Democratico arrivano per bocca di Emanuele Fiano: “Il governo di Salvini e Di Maio questa sera si sta prendendo la responsabilità di esporre il nostro paese a rischi economici e finanziari drammatici – ha dichiarato – Qui c’è in ballo il futuro del Paese, non solo il consenso dei loro partiti, ma presi unicamente dai loro giochi di potere rischiamo di portarci indietro di anni, sull’orlo del burrone“.

Mentre l’ex commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, tiene a precisare via Twitter che “finanziare le nuove misure (reddito di cittadinanza, taglio tasse e controriforma pensioni) in deficit vuol dire finanziarle prendendo comunque soldi dalle tasche degli italiani, non con tasse ma … in prestito…”.