Cronaca

Asia Argento, Travaglio: “Bennett? Non c’è denuncia né indagine. E non c’è una questione morale”

Caso Asia Argento–Jimmy Bennett? Non ci sono questioni penali, non c’è una indagine, perché è necessaria la denuncia di Bennett e questa non è mai stata fatta, non c’è un processo, non c’è tantomeno una condanna. Ma non c’è nemmeno una questione morale”. Così il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, intervistato da Danilo Lupo per Non è l’arena (La7), si pronuncia sulle accuse dell’attore americano Jimmy Bannett nei confronti di Asia Argento. E spiega: “Fare sesso con una persona di 17 anni e mezzo, cioè di poco minorenne, può essere illegale in alcuni Paesi, ma non è immorale. Salvo che naturalmente ci sia stata la violenza, ma non basta la parola di qualcuno per asseverarla. Ci vogliono delle prove che vanno poi accertate e verificate solo in un processo. E questo processo non c’è”. Travaglio elenca le tre eventualità ipotetiche si sarebbero verificate: “La prima ipotesi è che Asia ha fatto sesso con Bennett, che era consenziente. Penalmente sarebbe illecito, perché in California l’età del consenso è 18 anni e all’epoca Bennett ne aveva 17 e mezzo. Dal punto di vista morale, non c’è assolutamente niente di male nel fatto che una persona maggiorenne faccia sesso con una persona di 17 anni e mezzo. Seconda evenienza: Asia ha fatto sesso con Bennett, che non era consenziente. Ora” – continua – “a parte la difficoltà anche fisica della violenza sessuale da parte di una donna rispetto a un uomo, è molto difficile che una ragazza col fisico da colibrì come Asia, che pesa pochi chili, riesca a inchiodare e a costringere a un rapporto sessuale un ragazzo di 17 anni, che con due ceffoni o un cartone la può spiaccicare al muro e allontanarla da sé, evitando il contatto che così “orrendamente” voleva scongiurare”. E aggiunge: “Tuttavia, è sempre possibile che dica la verità Bennett e che quindi Asia abbia abusato di lui contro la sua volontà, nel qual caso sarebbe un atto non solo illegale, ma anche immorale. Terza evenienza: Asia è rimasta vittima di una estorsione fondata su una calunnia, cioè non ha fatto sesso con Bennett e per evitare lo sputtanamento ha accettato di pagare, perché non venisse proprio fuori un’accusa che lei respingeva ma che non era in grado di documentare come falsa”