Prove su strada

Bmw X4, la prova de Il Fatto.it – Suv o coupé? Di certo sportiva – FOTO

Sulla seconda generazione della tedesca a ruote alte, arrivata a soli quattro anni di distanza dalla prima per allineare i tempi con quelli della X3 con cui condivide la piattaforma costruttiva, vengono accentuati sia il profilo slanciato che i tratti dinamici. Tecnologia e infotainment allo stato dell'arte, ma prezzi d'accesso non proprio a buon mercato

BMW X4, atto secondo. Per la verità il primo è durato meno del previsto, appena quattro anni: l’arrivo della nuova X3 e la conseguente necessità di adeguare le linee produttive – le due auto condividono la stessa base telaistica e meccanica – ha spinto la marca tedesca a lanciare la seconda edizione del suo suv-coupé di medie dimensioni in tempi record; “automobilisticamente” parlando, s’intende. Ciononostante il vecchio modello è stato venduto in oltre 200 mila unità e questo la dice lunga sulle sue possibilità commerciali.

Quindi come è la X4 atto secondo? Nuova da cima a fondo: la piattaforma costruttiva è inedita, il design è ora in linea con gli ultimi prodotti della marca, gli interni più curati e spaziosi e il comportamento stradale come ci si attende da una BMW. Tutto molto bello. Tutto, tranne il listino: per portarsene a casa una servono almeno 54 mila euro. Un prezzo “di ingresso” impegnativo anche per un veicolo trendy come questo, che unisce la fruibilità di una sport utility alla sportività di un coupé. Inoltre la lista delle opzioni è assai lunga e la maggior parte della clientela acquisterà optional per un valore compreso fra 9 e 14 mila euro: e ciò dimostra la grande redditività generata da auto come la X4.

Lunga 4,75 metri complessivi, nel salto generazionale il modello ha guadagnato ben 8 cm, col passo fissato a 2,86. I cambiamenti più evidenti a livello stilistico sono concentrati nella fiancata, ora più slanciata grazie alla lunghezza superiore rispetto al modello uscente, e nel design della coda, completamente stravolto rispetto alla vecchia X4 e caratterizzato da una sottile fanaleria a sviluppo orizzontale. A proposito di fanaleria, quella dell’ultima nata in casa BMW e a Led. L’impostazione degli interni, pur migliorati sotto il profilo della qualità e dei materiali adoperati, rimane fedele a quella della precedente X4: la plancia è orientata al guidatore con lo schermo da 10,2” del sistema infotelematico posto all’apice della plancia. A richiesta l’head-up display, che proietta le principali informazioni di guida sul parabrezza.

Il sistema di intrattenimento – controllabile dalla console posta sul tunnel centrale, coi comandi vocali, gestuali e tramite touchscreen – è quanto di meglio si possa chiedere ad un’auto: è connesso alla rete, fa quasi le veci di un ufficio ed è anche piuttosto intuitivo. Fra le novità c’è il cruscotto della strumentazione digitale con schermo da 12”, estremamente leggibile e dotato di una grafica che cambia in funzione delle modalità di guida. All’interno sta comodo anche chi siede dietro, l’accessibilità posteriore è però inferiore a quella della X3 ed il vano di carico – con portellone elettrico di serie – è grande quanto serve (di base la capacità è di 525 litri) e modulabile a seconda delle necessità.

L’adozione della nuova piattaforma costruttiva – su cui verrà assemblata anche la nuova generazione di Serie 3 – ha permesso di limare il peso del veicolo di 50 kg, a tutto vantaggio del comportamento dinamico e dell’efficienza. In questo senso aiutano anche il centro di gravità, ora più basso, le carreggiate allargate e la distribuzione della massa 50:50 fra i due assali. Inoltre l’altezza complessiva e quella da terra sono ridotte rispetto all’X3, anche grazie all’adozione di serie dell’assetto sportivo (che sulla X3 è opzionale). Mentre sulle versioni più curate ci sono le sospensioni a regolazione elettronica. I motori benzina e diesel hanno potenze da 184 a 360 Cv. Presenti la trazione 4×4, il cambio automatico a 8 marce e i più avanzati sistemi di ausilio alla guida.

Il propulsore “baricentrico”, quello che sarà più apprezzato in Italia, è il 2 litri diesel da 190 Cv, un quattro cilindri dall’erogazione rotonda, vivace a tutti i regimi e anche molto silenzioso. L’accoppiata con la trasmissione automatica è perfetta e la X4 fila via fra le curve mascherando assai bene la sua stazza, con limitati movimenti di rollio. Al volante risulta agile e piacevole, complice anche la trazione integrale che ottimizza la motricità: e sulle motorizzazioni più spinte è completa di differenziale posteriore autobloccante a controllo elettronico, per un comportamento dinamico ancora più sportivo.

BMW X4 – LA SCHEDA

Il modello: seconda generazione del suv-coupé tedesco di segmento D premium, concorre con modelli come Alfa Romeo Stelvio e Mercedes GLC Coupé.

Dimensioni: è lunga 4,75 metri, larga 1,92 e alta 1,62.

Motori: motori benzina e diesel a quattro e sei cilindri, con potenze da 184 a 360 Cv.

Consumi omologati nel ciclo misto: da 5,6 a 5,4 l/100 km per il turbodiesel 2 litri da 190 Cv con cambio automatico e trazione 4×4.

Emissioni di CO2: da 142 a 149 g/km per il turbodiesel 2 litri da 190 Cv con cambio automatico e trazione 4×4.

Prezzi: da 53.850 euro

Ci piace: piacevolezza di guida, cura costruttiva, infotainment sofisticato

Non ci piace: prezzo molto elevato, assenza di versioni elettrificate (mild-hybrid e full hybrid)