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Puglia, consiglieri M5s: “Condannato per violenza sessuale nel Consiglio pugliesi nel mondo. Emiliano revochi la nomina”

Michele Mangano, il "re delle tarantelle", è stato condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi di reclusione per violenza nei confronti di un'allieva 17enne. I consiglieri pentastellati: "Scelta inopportuna e in contrasto con un ruolo di rappresentanza"

Ritenuto responsabile di violenza sessuale su una ragazza di 17 anni, allieva della sua scuola di danza. E, qualche mese dopo, nominato componente del Consiglio generale dei pugliesi nel mondo. Il gruppo consiliare M5s in consiglio regionale della Puglia ha sollevato il caso di Michele Mangano, famoso ballerino di tarantella di Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia – conosciuto come “il re delle tarantelle” – e chiede ufficialmente al governatore Michele Emiliano di revocare la nomina.

A marzo scorso, Michele Mangano è stato condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi di reclusione dal gup di Foggia. Secondo la sentenza pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare, Mangano ha costretto L.T., ballerina sua allieva, a subire atti sessuali, “con violenza consistita nel tirarla con forza contro di sé, nel passare il braccio destro dietro la testa, nell’accostarla con forza a lui, nell’inserire con forza la lingua dentro la bocca e nel tenerla stretta”, si legge negli atti pubblicati dal sito Immediato.net. Il tutto avvenuto a Manfredonia, in uno spiazzo buio in cui Mangano avrebbe portato la minore contro la sua volontà, con la scusa di darle un passaggio al ritorno da una serata.

Qualche giorno fa, il 15 settembre, la nomina del “Re delle tarantelle” a consigliere dell’ente incaricato di curare i rapporti tra la Regione e i pugliesi emigrati. “Ci chiediamo come mai in Regione nessuno abbia sollevato dubbi sull’opportunità di conferirgli questo incarico prima che venga chiarita la sua posizione”, comunicano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. “Crediamo nella giustizia e rispettiamo il lavoro dei magistrati ma, in attesa di eventuali risvolti, riteniamo che per il momento questo profilo sia una scelta quantomeno inopportuna e in contrasto con un ruolo di rappresentanza dei pugliesi nel mondo”, concludono.