Cronaca

Venezia, 13enne muore schiacciato da un muletto. La famiglia: “Era appassionato di parkour”

Secondo una prima ricostruzione, era entrato nel deposito di materiali edili per mostrare all'amico le evoluzioni alla guida del carrello elevatore. A fare ribaltare il mezzo una curva troppo stretta o la pavimentazione sconnessa

Si era introdotto in un deposito, scavalcando la recinzione, per mostrare all’amico i “numeri” che sapeva fare alla guida di un muletto. Così Cristiano Lucchini, 13enne, veneziano, è rimasto schiacciato proprio dal carrello elevatore che si usa per trasportare le merci nei magazzini. Forse colpa di una curva presa troppo stretta, oppure della pavimentazione sconnessa del magazzino che ha fatto ribaltare il mezzo. Con lui c’era anche il figlio del compagno della madre, di un anno più grande, rimasto illeso. L’incidente è avvenuto nel deposito di materiale edile lungo il canale della Scomenzera, nel capoluogo veneto, di proprietà della Boscolo Bielo.

I familiari hanno riferito che Cristiano era appassionato di parkour. Già una volta, dicono, era entrato in quel deposito. Nella seconda occasione aveva portato con sé anche il fratello acquisito. La vicenda è all’esame di carabinieri, polizia, vigili urbani e capitaneria di porto, che dovranno accertare come il ragazzino sia riuscito a entrare nell’area: le chiavi del muletto, riferiscono gli investigatori, erano all’interno del mezzo. La procura di Venezia aprirà un fascicolo. Il fratellastro di Cristiano, sotto choc, è stato affidato ad uno psicologo: per ora si è deciso di rinviare il suo colloquio con le forze dell’ordine.