Giustizia & Impunità

Cècile Kyenge accusata di diffamazione per aver definito la Lega “razzista”. Salvini si costituisce parte civile

L'affermazione dell'ex ministra dell'integrazione nasceva dalla polemica legata alla foto pubblicata nel 2014 su Facebook da Fabio Rainieri, all’epoca segretario della Lega Nord dell’Emilia. Nell’immagine in questione l’ex ministra veniva paragonata a un orango

L’europarlamentare del Pd Cecile Kyenge va a giudizio davanti al tribunale di Piacenza per diffamazione, dopo una querela presentata dal segretario della Lega, e attuale vicepremier, Matteo Salvini. La Kyenge accusò, durante una festa dell’Unità a Parma, la Lega di essere razzista. In tribunale a Piacenza si è aperto il processo con la prima udienza.

“La Lega è razzista? Giudicate voi” ha scritto sui social l’ex ministro, ora eurodeputata. Kyenge ha postato la domanda in un’immagine in cui compaiono anche diversi titoli di giornali raccolti nel tempo: “Quando Salvini cantava: ‘senti che puzza arrivano i napoletanì”; “Calderoli: ‘quando vedo Kyenge penso a un orangò”; “La Lega: ‘vagoni separati per extracomunitarì”; “Borghezio: ‘Governo del Bonga bonga, Kyenge scelta del c…'”.

L’affermazione dell’ex ministro nasceva dalla polemica per una foto pubblicata su Facebook da Fabio Rainieri, all’epoca segretario della Lega Nord dell’Emilia. Nell’immagine in questione l’ex ministra veniva paragonata a un orango: il post era stato cancellato poco dopo la pubblicazione, ma non passò inosservato.

Imputato di diffamazione con l’aggravante della discriminazione razziale, nel 2014 Rainieri venne condannato dai giudici ad un anno e tre mesi. Non solo, i giudici disposero un risarcimento di 150mila euro. “Grave la decisione della Lega Nord di non discostarsi dalle posizioni sostenute da Rainieri. In questo modo è l’intero partito a rendersi corresponsabile delle sue azioni” aveva commentato al tempo la Kyenge.