Cronaca

Roma, fantoccio impiccato di fronte a sede Pd. Inchiesta per minacce. “Salvini trovi i colpevoli, invece di attaccare i pm”

L'episodio di fronte alla sezione di Ponte Milvio, già frequentata da Enrico Berlinguer. La Procura indaga per minacce aggravate. Sul posto trovato anche uno striscione firmato "RN", riconducibile al gruppo di estrema destra. Rivolta nazionale. Il deputato Nobili: "Con la destra al governo si sentono più forti"

Un pupazzo avvolto nel tricolore impiccato di fronte al circolo Pd di zona Fleming-Ponte Milvio, a Roma. E una scritta nera su uno striscione, firmato “RN“, riconducibile al gruppo di estrema destra Rivolta nazionale: “Omicidi, stupri, degrado di stampo allogeno… Voi complici e mandanti. Pd= porci democristiani“. È ciò che hanno trovato questa mattina i militanti della sezione di via Farnesina 37, la stessa frequentata da Enrico Berlinguer. Ora la Digos esaminerà i filmati delle telecamere presenti in zona per tentare di risalire agli autori. La Procura di Roma procede per minacce aggravate, il fascicolo è seguito dal procuratore aggiunto Francesco Caporale.

“Se pensano di intimidirci in questa maniera sbagliano di grosso”, fa sapere Enzo Foschi, vicesegretario Pd nel Lazio. “Salvini, invece di attaccare i magistrati che fanno il loro dovere, si preoccupasse in quanto ministro degli Interni, di individuare e punire i colpevoli di tali atti. Capisco il suo imbarazzo di capopartito che delle parole d’ordine d’odio e razzismo, le stesse di questi neofascisti, ha fatto i suoi slogan”, aggiunge. Solidarietà anche dalla deputata dem Patrizia Prestipino, che pubblica su Twitter le foto dell’accaduto: “Messaggi di questo genere non ci intimoriscono, né ci fanno arretrare di un passo. Anzi, rafforzano e motivano sempre di più nostra azione di contrasto politico e culturale”, scrive. E il suo collega Luciano Nobili aggiunge: È l’ennesima aggressione in pochi mesi contro le sedi e i militanti del nostro partito. Evidentemente, con la destra al governo, i nuovi squadristi si sentono più forti. Non ci fermeranno“.