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Consob, M5s e Lega: “Nava è dipendente Ue. Incompatibile con la presidenza di un’authority italiana, si dimetta”

Nota congiunta dei capigruppo di Camera e Senato: "Il commissario Oettinger ha confermato che 'rimane soggetto agli stessi doveri e diritti' dei funzionari della Commissione. Contrariamente all’avviso espresso dal precedente governo non può anche guidare l'istituzione che vigila sul mercato finanziario"

Dopo i 5 Stelle, ora anche la Lega chiede le dimissioni del presidente della Consob Mario Nava. I capigruppo di Camera e Senato dei due alleati di governo scrivono in una nota congiunta che Nava “si è dichiarato certo che non vi sia alcuna irregolarità nel suo operato e nella sua nomina. Eppure il Commissario Oettinger ha confermato che l’attuale presidente della Consob ‘rimane soggetto agli stessi doveri e diritti’ dei funzionari della Commissione in attività di servizio. Ciò conferma i dubbi espressi dal M5S e dalla Lega. Nava è incompatibile con la presidenza di un’autorità indipendente italiana”.

“Contrariamente all’avviso espresso dal precedente governo – spiegano Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli (M5s) con Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo della Lega – Nava, in quanto dipendente di un’istituzione sovranazionale, è incompatibile con la presidenza di un’autorità indipendente italiana, il cui ruolo è quello di garantire l’ordinato funzionamento del mercato finanziario nazionale. I poteri estremamente penetranti attribuiti a questa autorità impongono la massima attenzione nell’evitare situazioni di potenziale conflitto di interesse. Il protrarsi di questa condizione, ormai da diversi mesi – sottolineano ancora i presidenti dei due gruppi della maggioranza – indica di per sé che una simile attenzione non è stata esercitata, nonostante sia stata sollecitata da svariati atti di sindacato ispettivo, fra cui un’interrogazione in Commissione Finanze del Senato. Nava rassegni le dimissioni con un gesto di sensibilità istituzionale che, a questo punto, appare davvero inevitabile al fine di ristabilire un rapporto di fiducia e di leale collaborazione fra Istituzioni tanto rilevanti dello Stato”.

Oettinger all’inizio di settembre aveva chiarito che la scelta del “comando” triennale – contestata dal Movimento anche perché il mandato in Consob dura sette anni – è stata concordata con le autorità italiane dopo aver verificato che “non avrebbe inciso sulla sua indipendenza“.