Cronaca

Ponte Morandi, sindaco Mastella ordina la chiusura di quello di Benevento. Ora le verifiche, ma manca il progetto iniziale

L'opera, lunga 121 metri, collega l’area di Capodimonte alla zona alta della città ed è stata pensata dallo stesso ingegnere che ha realizzato il ponte di Genova. L'ordinanza rimarrà in vigore fino a quando non sarà garantita la sicurezza. Il primo cittadino: "Meglio avere disagi che disgrazie"

A pochi giorni dal crollo del ponte Morandi di Genova il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha dato indicazione di chiudere “per motivi precauzionali” il ponte San Nicola progettato dallo stesso ingegnere Riccardo Morandi. L’annuncio ha riacceso l’attenzione sullo stato delle infrastrutture del nostro paese: “Ci saranno dei problemi di traffico e dei sacrifici e me ne dispiace – scrive il primo cittadino su Facebook – Ma la sicurezza dei cittadini, di Benevento e non, è per me e la mia amministrazione un bene primario ed intangibile con qualsiasi altra ragione”. 

Una scelta motivata anche dal fatto che negli uffici di Palazzo Mosti, la sede del Comune, non sono state trovate tracce del progetto iniziale. L’opera, progettata nel 1955 per collegare l’area di Capodimonte alla zona alta della città, rientra nelle prime costruzioni edificate seguendo l’idea del telaio precompresso, tecnica diversa da quella utilizzata per il viadotto di Genova. Da allora il ponte, lungo 121 metri, è divenuto sempre più un punto strategico di collegamento tra l’area industriale ed il centro, oltre che di accesso in città dallo svincolo del raccordo autostradale di Benevento.

“Sono consapevole – afferma Mastella – che tale provvedimento creerà disagi ai cittadini ma è anche vero che è meglio avere disagi che disgrazie, come avvenuto con il crollo del ponte a Genova“. Le preoccupazioni del sindaco per la incolumità pubblica sono accresciute anche a causa del terremoto che sta interessando il Molise, le cui scosse sono state avvertite, in modo lieve, anche nel Sannio. L’ordinanza di chiusura resterà in vigore fino a quando la commissione tecnica, composta da vari esperti come la professoressa Maria Rosaria Pecce dell’Università degli Studi del Sannio e dal professor Edoardo Cosenza dell’Università di Napoli, non garantirà la sicurezza del ponte, già oggetto di lavori di consolidamento due anni fa in seguito all’alluvione del 2015.

“So che la chiusura del ponte – continua Mastella – dividerà ancora una volta in due la città, come accadde a causa dell’alluvione, e per questo ho chiesto la cortesia istituzionale all’Anas di darci una mano, in quanto il ponte è di proprietà del Comune, e nello stesso tempo, grazie all’intervento odierno del prefetto di Benevento Francesco Antonio Cappetta, già domani giungerà in città una rappresentanza del Genio Militare al quale ho chiesto la possibilità di allestire un ponte provvisorio ed alternativo sul torrente Serretelle”. “Ma chi pagherà? Chi rimborserà il mio comune, in dissesto finanziario, per fronteggiare questa emergenza?, si chiede l’ex Guardasigilli. Da qui la richiesta di aiuto alla Regione Campania e al governo nazionale al quale, in particolare, Mastella rinfaccia “lo scippo di 20 milioni di euro col decreto periferie che creerà enormi problemi anche alla città di Benevento”.