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Tav, Sergio Chiamparino: “Presenterò la mia analisi costi-benefici perché quella governativa è già scritta”

"Guarda caso per tutte le grandi opere che insistono in territori a guida leghista, o per le quali ci sono ordini superiori (si veda quanto accade con la Tap e Trump), l’analisi costi-benefici è stata già fatta - sostiene il presidente del Piemonte -: solo per la Tav bisogna contare fino all’ultimo spicciolo"

Il presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino scende in campo in difesa della Tav e si dice pronto a commissionare la sua analisi costi-benefici sul sistema delle grandi opere, “perché quella governativa si annuncia già scritta, visto a quali amici del trasporto su gomma e delle autostrade è stata affidata”. “Guarda caso per tutte le grandi opere che insistono in territori a guida leghista, o per le quali ci sono ordini superiori (si veda quanto accade con la Tap e Trump), l’analisi costi-benefici è stata già fatta – sostiene Chiamparino -: solo per la Tav bisogna contare fino all’ultimo spicciolo, nonostante siano già state fatte sette analisi costi-benefici da diverse agenzie indipendenti, tutte con esito ampiamente positivo”.

“Non vi viene il sospetto che c’entri qualcosa la vicinanza politica di quelle amministrazioni regionali?”, chiede il governatore del Pd che presenterà la sua analisi durante la Conferenza regionale sulle Infrastutture in programma per settembre. “Lanciamo l’hashtag #difendiamoilpiemonte perché vogliamo percorrere la strada della crescita economica – conclude Chiamparino -, della valorizzazione dell’ambiente, della libertà di movimento delle persone, e della crescita del commercio e degli scambi con il resto d’Europa”.

A spingere il presidente del Piemonte a tornare in campo in difesa della Tav sono state le parole del ministro dell’Interno e leader leghista Matteo Salvini, che si è schierato a sostegno di Pedemontana, Tap e Terzo Valico, dicendo che “I benefici sono superiori ai costi“, ma non ha fatto alcun riferimento alla Torino-Lione. L’opera è da sempre osteggiata dal Movimento 5 Stelle, alleato di governo dei leghisti, e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha più volte annunciato di voler valutare bene i costi prima di prendere una decisione in merito.