Politica

Riace, il sindaco Lucano in sciopero della fame: “Difendo nostro modello di accoglienza. In Italia deriva di umanità”

“Mimmo Lucano non è solo”. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e la sindaca di Barcellona Ada Colau ieri erano a Riace, in provincia di Reggio Calabria, per difendere quel modello di accoglienza dei migranti che il governo sta cercando di smantellare bloccando i finanziamenti destinati al piccolo paesino della Locride. Il tutto dopo che, da oltre un anno, in seguito a una relazione della Prefettura di Reggio Calabria, la Procura di Locri ha messo sotto inchiesta il primo cittadino di Riace il cui lavoro, però, la stessa prefettura ha elogiato con una seconda ispezione. Il sindaco Lucano, da alcuni giorni, ha iniziato lo sciopero della fame: “Quello che è più preoccupante è ciò che sta accadendo in Italia. – dice – È la deriva di umanità e la voce forte del governo che è quella di Salvini. Come può un cristiano votare per lui?”.  “Una grande città come Barcellona – ha dichiarato il sindaco Colau – deve venire a Riace e imparare. Alcuni vogliono usare l’immigrazione per aumentare le paure della popolazione. Quello che ci minaccia è la paura, non l’immigrato. Salvini rappresenta il caos, il disordine e la distruzione dell’Europa. La distruzione della stessa idea di democrazia. L’Italia non è Salvini”.
“Lo sciopero è per Riace ma anche per tutto questo” ha ribadito il sindaco di Riace. Al suo fianco De Magistris secondo cui “chi pensa di colpire Mimmo Lucano colpisce i diritti e la democrazia. Quanti governi di centrosinistra e di centrodestra, compresi quelli a guida Salvini, hanno ordinato bombardamenti in Iraq, in Afganistan e in Libia. Per me non esiste la distinzione tra rifugiati, richiedenti asilo, migranti economici, migranti climatici e migranti per scelta. Se loro sono clandestini, lo sono pure io”.
“Ma che Europa hanno costruito? – si domanda ancora il sindaco di Napoli – Il Movimento Cinque Stelle ha la responsabilità politica di aver fatti diventare presidente del consiglio di fatto una forza minoritaria del Paese. Il ministro dell’insicurezza nazionale aveva il 17%. Ma chi è Salvini?”