Politica

Rai, Borghi: “Forza Italia non vuole Foa? Sono stupito, posso capire un no a Travaglio, ma non a lui”

Marcello Foa? È stato mio collega a Il Giornale. Trovo veramente sorprendente la posizione di Forza Italia. Capisco dire di no a Travaglio, ma non so con quali motivazioni si possa dire che non va bene uno che è stato caporedattore del tuo giornale”. Sono le parole pronunciate a Ho Scelto Cusano (Radio Cusano Campus) da Claudio Borghi, deputato della Lega e presidente della commissione Bilancio della Camera, riguardo alla nomina del giornalista Marcello Foa a presidente della Rai. ” Sono davvero stupito” – continua il parlamentare – ” pensavo che di fronte a un nome come quello di Foa Forza Italia si togliesse il cappello. Ma evidentemente i meccanismi politici portano a questo. C’è, però, sempre tempo per cambiare idea. Conosco Foa personalmente, penso che sia la persona più esperta di giornalismo tra quelle che conosco. E’ un gran signore, non può essere considerato secondo a nessuno per un incarico nel mondo dell’informazione”. Borghi si pronuncia anche sull’incontro tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il presidente degli Usa, Donald Trump: “Alcuni, che magari non vedevano particolarmente di buon occhio la persona di Trump, mi dicevano: ‘Come si fa a essere amici di una persona così?’. E io rispondevo: ‘Pensate ad averlo come nemico’. Credo, in realtà, che i rapporti di facciata con i governanti di tutto il mondo ci siano sempre stati, però, nello specifico, penso che una personalità come quella di Trump, non molto incline al formalismo, sia sincera nelle sue manifestazioni di simpatia. Quindi, riuscire ad avere un rapporto personale, non mediato, con una potenza come gli Usa è un modo per poter iniziare una buona politica estera“. E aggiunge: “Ci accusano di essere filo-russi o putiniani? Non è una maledizione. Lo stesso Trump ha incontrato Putin e mi pare che l’incontro sia stato abbastanza positivo. Si tratta semplicemente di portare avanti una strategia mirata ai nostri interessi. Trump ha un po’ il chiodo fisso del deficit commerciale, lo ha anche ricordato per l’Italia, ma i toni sono stati molto diversi rispetto a quello utilizzati per la Germania. Trump” – prosegue – ” ha detto che l’Italia ha grandissimi prodotti e anche lui li usa personalmente. C’è tutta la differenza del mondo con quello che Trump dice della Germania, attribuendole un atteggiamento predatorio. Indubbiamente, se vogliamo far presente i nostri interessi in Europa, essere totalmente da soli contro il blocco germanico non porta lontano. Fare qualche alleanza all’interno dell’Europa è utile, ma avere un appoggio internazionale quale quello degli Usa è fondamentale”.