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Firenze, al via la festa di Sinistra italiana: “Persi nostri valori. Ripartire? Solo se torniamo a difendere gli ultimi”

“Le persone non vogliono nemmeno più sentire la parola sinistra. Non la vogliono più sentire perché la associano ad aspetti negativi nei confronti della loro vita quotidiana: i tagli alla sanità, all’istruzione, ai diritti”. È una delle voci dei partecipanti alla Festa Nazionale di Sinistra Italiana per LeU, in corso fino a domenica 29 luglio all’Area Festa d’Estate del Varlungo (Firenze). Durante la serata si sono tenuti dibattiti su democrazia, costituzione e urbanismo con esponenti di varie formazioni di sinistra appartenenti a Liberi e Uguali, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana e MdP-Art.1. “Bisogna ritornare a difendere i più deboli e stare dalla parte degli ultimi, cosa che purtroppo ultimamente la sinistra non ha fatto”, spiega Paola Borghesi, 60 anni, militante di sinistra da quando aveva 14 anni e figlia di un partigiano, “chi ha distrutto una certa visione che poteva avere la sinistra è stato il governo Renzi“. Ripartire dagli ideali comuni per cercare di superare le divisioni. “Siamo in un momento buio come non mai. In cui la gente ha perso -non per colpa sua- ogni speranza e tende a rifarsela con chi è più povero di lui. Ma se levi i diritti delle persone, dei migranti, dopo toccheranno i tuoi”, spiega Enrico Solito, medico di Emergency. “Dei valori veri di sinistra, persi da tanto tempo, adesso abbiamo bisogno più che mai”, conclude Lavinia Marchiani