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Gaza, Hamas annuncia il cessate il fuoco con Israele: l’accordo raggiunto dopo l’intervento dell’Onu

L'intesa raggiunta nella notte "con gli sforzi egiziani e delle Nazioni Unite", ha twittato il portavoce del movimento palestinese Fawzi Barhoum. Una conferma della tenuta della tregua è arrivata anche da Tel Aviv. Venerdì un soldato israeliano era stato ucciso da cecchini vicino al confine, 4 palestinesi sono morti e altri 120 rimasti feriti

Hamas e Israele hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco a Gaza, dopo le violenze di venerdì che hanno provocato la morte di 4 palestinesi ed un militare israeliano e il ferimento di 120 persone. L’annuncio è arrivato  da un portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, che ha reso noto su Twitter che l’accordo con “gli occupanti”, gli israeliani, è stato raggiunto con l’aiuto dell’Egitto e dell’Onu. Una conferma della tenuta del cessate il fuoco è arrivata anche dal tweet con cui l’esercito israeliano annuncia che non vi sono limitazioni alle normali attività per i civili israeliani che risiedono “nelle comunità intorno alla Striscia di Gaza”: “Alla fine di una revisione della situazione da parte del Comando militare del Sud, questa mattina è stato deciso di mantenere la normale attività civile”, si legge nel tweet.

L’accordo sul cessate il fuoco è stato accolto dopo che l’inviato speciale delle Nazioni unite per il Medioriente, Nickolay Mladenov, aveva lanciato un appello ai due attori, Israele e Hamas: “Tutti a Gaza facciano un passo indietro, prima di cadere nel baratro. Non fra una settimana, non domani, subito. Quanti vogliono innescare una nuova guerra fra palestinesi e israeliani non devono riuscire nel loro intento”. Una possibile allusione all’Iran, che questa settimana ha organizzato a Gaza un convegno di sostengo alla lotta armata palestinese.

Dopo mesi di crescente escalation sul confine orientale di Gaza infatti, la situazione è precipitata infatti venerdì, quando cecchini di Hamas appostati in un gruppo di dimostranti hanno teso un’imboscata ad una pattuglia di confine israeliana. La reazione israeliana è stata immediata: quattro palestinesi (tre dei quali miliziani di Hamas) sono rimasti uccisi, altri 120 sono stati feriti.
Per ore Israele ha colpito con carri armati e caccia obiettivi di Hamas, che ha reagito con colpi di mortaio e razzi sul Neghev. Gli abitanti israeliani della zona sono accorsi nei rifugi mentre a Tel Aviv nel ministero della Difesa il premier Benyamin Netanyahu, il ministro Avigdor Lieberman e il capo di stato maggiore facevano il punto della situazione.