Politica

Nomine, convocato e sconvocato vertice a Palazzo Chigi. Giorgetti: “Slittamento? Chiedete a chi decide procedure”

Per rispondere alle domande dei giornalisti sul rinvio del summit, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha risposto così: "Leggete l'intervista del premier al Fatto Quotidiano". Alla domanda di Marco Travaglio sulla questione, Giuseppe Conte ha detto: "Il ministro competente le propone a me, io ne parlo con i due vicepremier, poi decidiamo insieme. Se non c'è accordo sulla persona più competente, rinviamo per trovarne una migliore...". Il che lascia intendere che oggi non c'è accordo sui nomi da proporre per Rai e Cdp

Il vertice tra il premier Conte, i due vicepremier Salvini e Di Maio e il ministro dell’Economia Tria per affrontare il nodo delle nomine? Convocato ufficiosamente, sconvocato ufficialmente. Perché non c’è accordo sui nomi, come fa intendere il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Lui, stando a quanto scritto dalle agenzie di stampa, non sarebbe stato invitato alle 15 a Palazzo Chigi per il summit tra i vertici del governo in cui, oltre a parlare dei nomi da destinare a Cassa depositi e prestiti, il governo deve scegliere – l’indicazione spetta al ministero dell’Economia – due rappresentanti per il Cda Rai.

A poco più di un’ora dalla notizia della convocazione, però, le stesse agenzie di stampa hanno comunicato che la riunione in questione è stata rinviata ad altra data. Il motivo? Altri, imprecisati impegni istituzionali dei partecipanti. Nella fattispecie, secondo l’Ansa il ministro dello Sviluppo e del Lavoro Luigi Di Maio è impossibilitato a partecipare alla riunione perché impegnato nel pomeriggio per la supervisione sulla messa a punto degli emendamenti del governo sul dl dignità. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, è a sua volta in partenza in serata per Buenos Aires dove sarà impegnato il 21 e il 22 con il G20 dei ministri finanziari e delle banche centrali. Ciò non gli ha impedito, però, di recarsi a Palazzo Chigi poco dopo le 15. E Salvini? “Non sapevo che fosse stato convocato, non so neanche che sia stato sconvocato” ha risposto ai giornalisti il titolare del Viminale. E a chi gli ha chiesto a quando sia stato rinviato, ha replicato: “Non sono io che li convoco, non sono io che li sconvoco“. Di pochissime parole, poi, sulle altre questioni poste dai cronisti alla Camera. Nomi per Cdp? “Non seguo io il dossier”. Scannapieco è fuori? “Chiedetelo ad altri”. Una questione che si risolve il 24? “Sì, anche se confesso che non sono le partite che seguo direttamente”.

Appena più loquace ma molto più sibillino, invece, Giancarlo Giorgetti. “Esiste una procedura, chiedete a chi la gestisce e leggete Il Fatto Quotidiano” ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, spiegando così l’improvvisa cancellazione del vertice di governo a Palazzo Chigi. Il riferimento è all’intervista pubblicata oggi dal Fatto, in cui il direttore Marco Travaglio ha chiesto al premier Giuseppe Conte che tipo di procedura vige sulle nomine pubbliche. Conte ha risposto così: “Il ministro competente le propone a me, io ne parlo con i due vicepremier, poi decidiamo insieme. Se non c’è accordo sulla persona più competente, rinviamo per trovarne una migliore…”. In pratica uno schema che sembra ripercorrere quanto accaduto nelle scorse ore. Motivo del rinvio? Su Rai e Cdp non c’è accordo sui nomi.