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Migranti, otto morti in Libia: erano in 100 stipati in un camion, uccisi da esalazioni di benzina. Tra le vittime sei bambini

La zona viene spesso utilizzata dai trafficanti di essere umani come punto di partenza per i barconi diretti in Europa. Le altre 90 persone sono state salvate, ma sono ricoverate in condizioni critiche

Un centinaio di migranti, stipati nel cargo di un camion che trasportava benzina. Otto di loro, tra cui sei bambini, sono morti per le esalazioni. Gli altri 90 sono stati salvati, ma sono ricoverati in condizioni critiche. A riferire quanto accaduto sono le autorità della città di Zuwara, nell’ovest della Libia, citate da Lybian Express.

La zona viene spesso utilizzata dai trafficanti di essere umani come punto di partenza per i barconi diretti in Europa. Zuwara è la città che per vent’anni è stata il principale snodo per la traversata del Mediterraneo e che negli ultimi tre anni ha visto le forze locali stringere in una morsa i trafficanti locali. “Le autorità da sole non possono reggere ancora a lungo. E i trafficanti stanno tornando alle loro postazioni”, ha spiega al Fatto una fonte della città.

La maggior parte dei migranti che viaggiava nel container era originaria di paesi sub-sahariani. Presenti anche persone provenienti dal Pakistan e dal Bangladesh. Le persone erano state chiuse all’interno di un container frigo, solitamente adibito al trasporto di carne o pesce. Sono stati scoperti appena fuori Zuwara, non distante dal terminal di gas e petrolio di Mellitah. Oltre ai sei bambini sono morti anche una donna e un giovane, ha riportato la Direzione per la sicurezza, precisando che nel container è stata trovata benzina.