Calcio

Cristiano Ronaldo alla Juve è ufficiale: il portoghese a Torino per 120 milioni in 4 anni. Al Real Madrid ne vanno 112

L'operazione che fino a qualche settimana fa poteva vivere solo nei sogni dei tifosi più visionari è diventata realtà. Con numeri che fanno paura: l'attaccante portoghese guadagnerà 30 milioni fino al 2022. Colpo a effetto anche per il procuratore del campione: Jorge Mendes riceverà una commissione vicina ai 40 milioni di euro

Ora è ufficiale: Cristiano Ronaldo è un nuovo giocatore della Juventus. La notizia dell’affare fatto è arrivata a metà pomeriggio ed è stata comunicata direttamente dal sito del Real Madrid. Un’operazione che fino a qualche settimana fa poteva vivere solo nei sogni dei tifosi più visionari è diventata realtà. Con numeri che fanno paura: l’attaccante portoghese guadagnerà 120 milioni di euro in quattro anni, mentre il Real Madrid incasserà una cifra vicina ai 112 milioni. Colpo a effetto anche per il procuratore del campione: Jorge Mendes riceverà una commissione vicina ai 40 milioni di euro. Tradotto: da ogni angolatura lo si voglia esaminare, il passaggio di Ronaldo alla Juve è stato un affare. Per avere conferma basti pensare a un dato: dopo la comunicazione ufficiale, il titolo della Juventus è schizzato a +5,7 in borsa.

IL COMUNICATO DEL REAL – Come detto, l’ufficialità del trasferimento è stata comunicata dal sito del Real Madrid: “Assecondando la volontà e la richiesta espressa dal giocatore Cristiano Ronaldo, ha accettato di trasferirlo alla Juventus FC” si legge sul sito della Casa Blanca. Parole che non sembrano lasciare nulla al caso. Nelle scorse ore, infatti, il presidente del Real Florentino Perez aveva spinto molto affinché emergesse che il motivo dell’addio di Ronaldo fosse la volontà del giocatore e non la mancanza del rinnovo di contratto, che invece ha avuto un peso specifico importante nella decisione del 5 volte Pallone d’oro. Almeno in questo, Florentino è stato accontentato.

I NUMERI (IMPRESSIONANTI) DI RONALDO A MADRID – “Oggi il Real Madrid vuole esprimere la sua gratitudine ad un giocatore che ha dimostrato di essere il migliore del mondo – è scritto ancora sul portale madridista – e che ha segnato uno dei momenti più brillanti nella storia del nostro club e del calcio mondiale. Al di là dei titoli conquistati, dei trofei raggiunti e dei trionfi raggiunti sui campi di gioco in questi 9 anni – si legge ancora – Cristiano Ronaldo è stato un esempio di dedizione, lavoro, responsabilità, talento e miglioramento”. Il sito della Casa Blanca, poi, ha dato un po’ di numeri, che sono francamente impressionanti. Eccoli: “È diventato anche il capocannoniere nella storia del Real Madrid con 451 gol in 438 partite. In totale ha conquistato 16 titoli, tra cui 4 coppe europee, 3 consecutivi e 4 nelle ultime 5 stagioni. A livello individuale, con la maglia del Real Madrid ha vinto 4 Palloni d’Oro, 2 ‘The Best Awards’ e 3 Scarpa d’Oro, tra i molti altri premi. Per il Real Madrid Cristiano Ronaldo sarà sempre uno dei suoi grandi simboli e un riferimento unico per le prossime generazioni. Il Real Madrid sarà sempre la tua casa”, conclude il club blanco.

GLI SVILUPPI DI MERCATO (A CATENA) – Il clamoroso passaggio di Cr7 dal Real alla Juve scatenerà un effetto domino sul calciomercato internazionale. Difficile, infatti, immaginare che Florentino Perez non voglia regalare al popolo blanco un nome in grado di far dimenticare (almeno in parte) l’addio del campione più amato. In tal senso si era parlato di un Real a caccia di Neymar o addirittura di Mbappé: entrambe le voci, però, hanno perso consistenza negli ultimi giorni, con il Real che invece ha virato decisamente su Hazard del Chelsea. Proprio il club di Londra, inoltre, potrebbe beneficiare dell’esigenza juventina di cedere qualche pedina dopo l’arrivo di Cr7: con Maurizio Sarri dato in arrivo sulla panchina di Stanford Bridge, il club di Roman Abramovich è pronto a un’offerta molto consistente alla società di Agnelli per acquistare Higuain, Rugani e Alex Sandro. Movimenti importanti, ma che nel giorno dell’ufficialità di Cristiano Ronaldo alla Juve non possono che essere secondari. Tra questi è da annoverare la nuova richiesta del Barcellona per Pjanic, ma la Juve non vuole privarsi del suo centrocampista, al quale vorrebbe addirittura affiancare il laziale Milinkovic Savic. L’arrivo del serbo, però, potrebbe essere più difficile di quello del portoghese: il presidente laziale Lotito dà al suo gioiello una valutazione di 150 milioni, ritenuta eccessiva in ambienti torinesi. Altro obiettivo dei bianconeri per il reparto di metà campo è l’ex romanista Paredes.

IL CALCIO ITALIANO FESTEGGIA – Al netto delle simpatie personali e della fede calcistica di ogni tifoso, l’arrivo del campione portoghese a Torino rappresenta un colpo importante per tutto il movimento italiano. Era dai tempi di Luis Nazario da Lima (Ronaldo il fenomeno) all’Inter che la Serie A non piazzava un affare di tale portata. “Cristiano Ronaldo alla Juve? Tutti i fuoriclasse, in qualsiasi sport di squadra, che vengono a giocare in Italia migliorano il nostro sistema sportivo ed arricchiscono l’offerta dando spazio oggettivamente ad un appeal che forse si era perso negli ultimi tempi” ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, secondo cui “ci sarà più interesse da parte delle aziende e la gente andrà più volentieri negli stadi. Su questo non c’è dubbio”.

LE PRIME PAROLE DI RONALDO ‘JUVENTINO’ – Dopo l’ufficialità del cambio di maglia, a stretto giro è arrivata anche la prima, lunga dichiarazione ufficiale di Cristiano Ronaldo: “Questi anni nel Real Madrid, e in questa città di Madrid, sono stati forse i più felici della mia vita. Ho solo sentimenti di enorme gratitudine per questo club, per questi tifosi e per questa città – ha scritto il 5 volte Pallone d’oro – Posso solo ringraziare tutti loro per l’amore e l’affetto che ho ricevuto”. Dopo i ringraziamenti, arrivano i motivi della scelta di cambiare aria: “Tuttavia – ha scritto Ronaldo – credo che sia giunto il momento di aprire una nuova fase nella mia vita ed è per questo che ho chiesto al club di accettare il mio trasferimento. Lo sento così e chiedo a tutti, e specialmente ai nostri tifosi, di capirmi”. “Sono stati 9 anni assolutamente meravigliosi. Sono stati 9 anni unici – ha aggiunto Cr7 – È stato un periodo emozionante per me, pieno di considerazione ma anche duro perché il Real Madrid è molto esigente, ma so bene che non dimenticherò mai di aver goduto del calcio qui in un modo unico. Ho avuto favolosi compagni di squadra in campo e nello spogliatoio – ha detto ancora – ho sentito il calore di una folla incredibile e insieme abbiamo vinto 3 Champions di fila e 4 Champions in 5 anni. E grazie anche a loro, a livello individuale, ho avuto la soddisfazione di aver vinto 4 Palloni d’Oro e 3 Scarpa d’Oro, tutto durante il mio periodo in questo club immenso e straordinario“, ha proseguito Ronaldo.

“Il Real Madrid ha conquistato il mio cuore e quello della mia famiglia – ha sottolineato – ed è per questo che più che mai voglio ringraziare tutti: grazie al club, al presidente, al direttivo, ai miei compagni, a tutti i tecnici, i medici, i fisioterapisti e gli incredibili lavoratori che fanno funzionare tutto e che sono pronti a sistemare ogni dettaglio senza sosta. Grazie infinite ancora una volta ai nostri fan e grazie anche al calcio spagnolo. Durante questi 9 eccitanti anni  – ha concluso – ho avuto grandi giocatori di fronte a me. Il mio rispetto e il mio riconoscimento è per tutti loro. Ho riflettuto molto e so che è giunto il momento per un nuovo ciclo. Me ne vado, ma questa maglietta, questo scudo e il Santiago Bernabéu continuerò a sentirli sempre miei ovunque io sia. Grazie a tutti e, naturalmente, come ho detto la prima volta nel nostro stadio 9 anni fa: Hala Madrid!“.

LA CARRIERA: DA LISBONA A TORINO – Cristiano Ronaldo è insieme a Messi in questo momento l’icona assoluta del calcio internazionale. L’approdo in bianconero era forse nel destino nel fuoriclasse portoghese, visto che nel lontano 2002 il suo approdo a Torino dallo Sporting Lisbona sfumò per il rifiuto di Marcelo Salas di trasferirsi in Portogallo. Sedici anni dopo le strade di quello che è nel frattempo diventato CR7 si ritrovano. Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro è nato Funchal il 5 febbraio 1985. Il padre gli mise il nome di Ronaldo in quanto grande fan dell’allora presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan. Ritenuto uno dei migliori calciatori di tutti i tempi, è tra gli attaccanti più prolifici nella storia del calcio. È padre di quattro figli, due avuti da una madre surrogata. Al 2015, con un patrimonio di 210 milioni di euro, è il calciatore più ricco del mondo davanti a Lionel Messi e Neymar. Cresce nell’Andorinha, dove comincia a giocare all’età di 7 anni, debutta nel calcio professionistico con la maglia dello Sporting Lisbona nel 2002, in una partita di preliminari di Champions League contro l’Inter. Con la maglia dello Sporting colleziona 25 presenze in campionato, di cui 11 da titolare. Il 13 agosto 2003 Cristiano Ronaldo si trasferisce al Manchester United per 12,24 milioni di sterline, diventando così il ‘teenager’ più costoso nella storia del calcio inglese.

Con la maglia dei Red Devils segna 118 gol in 292 partite vincendo tre campionati inglesi, una Coppa d’Inghilterra, due Coppe di Lega inglesi, due Supercoppe inglesi, una Champions League, un Mondiale per Club. Nel 2009 lascia Manchester United e passa al Real Madrid per 94 milioni di euro. La sua presentazione ufficiale, il 6 luglio allo Stadio Santiago Bernabéu, è seguita da 80mila tifosi. Con la maglia del Real in 292 partite segna 311 gol e vince due campionati spagnoli, due Coppe del Re, due Supercoppe spagnole, quattro Champions League, due Supercoppe UEFA e tre Coppe del mondo per club FIFA. Con la nazionale portoghese ha giocato quattro Mondiali (2006, 2010, 2014, 2018), quattro Europei (2004, 2008, 2012, 2016) – vincendo quello del 2016, il primo nella storia del Portogallo – e una Confederations Cup (2017). Con la maglia dei lusitani è il primo calciatore sia per numero di presenze, sia per quanto riguarda le reti realizzate.

È comparso ininterrottamente nella classifica del Pallone d’oro dal 2004, vincendolo per cinque volte (nel 2008, 2013, 2014, 2016 e 2017), record assoluto in condivisione con Lionel Messi. Ma Ronaldo non è soltanto un calciatore. È testimonial di varie aziende, tra cui Clear, Giorgio Armani e Nike: il 23 febbraio 2010, in collaborazione con quest’ultima, gli è stata dedicata una statua di 10 metri raffigurante lui stesso nel centro della città di Madrid. È inoltre apparso nelle copertine dei videogiochi PES 2008, PES 2012 e PES 2013. Nell’ottobre del 2013 ha lanciato la propria linea di intimo, chiamata CR7 (soprannome con cui è noto, frutto dell’abbinamento delle sue iniziali col suo numero di maglia), disegnata in collaborazione con lo stilista statunitense Richard Chai. Nel settembre del 2015 ha lanciato il suo profumo: Cristiano Ronaldo Legacy. Molto attivo nel sociale, CR7 è stato vicino alla causa palestinese mettendo all’asta la Scarpa d’oro ottenuta nel 2001 e destinando il ricavato al finanziamento di scuole per i bambini di Gaza. Nel febbraio 2013 ha consegnato un assegno di 100mila euro ricevuto dalla UEFA al Comitato Internazionale della Croce Rossa; nel marzo 2014 ha donato a una famiglia spagnola 70mila euro per finanziare completamente le cure di un bambino affetto da una malattia al cervello