Politica

Vitalizi, Fico: “Mercoledì delibera per il superamento”. Tetto massimo e risparmi tra i 20 e i 36 milioni: tutte le novità

Il presidente della Camera su Twitter ha annunciato che dal 27 giugno verrà affrontato il tema a Montecitorio: "Gli obiettivi sono taglio dei costi, trasparenza e partecipazione". Il testo sarà incardinato e verrà posto un limite per la presentazione degli emendamenti. Di Maio: "L'era dei privilegi è finita". E propone un fondo per le minime alimentato con i tagli anche alle pensioni d'oro. A percepire l'assegno sono oggi circa circa 2.600 ex parlamentari tra Camera e Senato, per una cifra che nel 2017 ha toccando quota 206,28 milioni

C’è una data per l’avvio della discussione sui vitalizi. Il presidente della Camera Roberto Fico ha convocato per mercoledì 27 giugno alle 8.30 l’ufficio di presidenza dove “presenterà la delibera per il superamento dei vitalizi“. L’annuncio della terza carica dello Stato arriva il giorno stesso in cui l’aula di Montecitorio ha eletto tre nuovi segretari completando l’ufficio di presidenza che torna dunque ad essere operativo. Nella prima convocazione, il testo sarà illustrato e incardinato e sarà posto un limite per la presentazione degli emendamenti: il voto non è previsto per il 27 giugno, giorno in cui la proposta verrà solo illustrata: poi verrà fissata la data per gli emendamenti.

L’annuncio di Fico – “Il taglio ai costi della politica”, ha spiegato su facebook Fico, “è un tema su cui ci siamo concentrati da tempo ed è tra i principali obiettivi della legislatura. Il lavoro sulla delibera è stato costante e approfondito e verrà illustrato proprio domattina. Continueremo a lavorare per il superamento definitivo dei privilegi con tre obiettivi: taglio dei costi, trasparenza e partecipazione“. L’abolizione dei vitalizi è una delle prime battaglie del Movimento ed è diventata la sfida su cui i 5 stelle intendono puntare per dare segnali concreti di intervento nell’avvio della legislatura. D’altra parte, il primo atto formale da presidente della Camera dello stesso Fico era stato proprio l’avvio dell’istruttoria per riformare il sistema vigente.

Di Maio: “Taglio vitalizi e pensioni d’oro destinato alle minime” – Dopo il post del presidente di Montecitorio,  Luigi Di Maio, che già più volte aveva annunciato avrebbero velocizzato le operazioni su questo punto, ha commentato la notizia su Twitter: “Domani finalmente iniziamo a togliere un privilegio insopportabile”, ha scritto, “il vitalizio degli ex parlamentari. Lo abbiamo detto e lo stiamo facendo. I prossimi saranno i pensionati d’oro. L’era dei privilegi è finita“. Il vicepremier aveva già spiegato di avere intenzione di creare un fondo alimentato con i tagli ai vitalizi e alle pensioni d’oro. “Lo destineremo alle pensioni minime. E’ una questione di giustizia sociale”, è stato l’annuncio del ministro dello Sviluppo Economico.

La delibera, il metodo, il risparmio: tutte le novità – Si vedrà. Intanto in giornata Fico illustrerà la delibera per la riforma dei vitalizi. È in questo modo – cioè con una delibera e non con una legge – che è infatti stato risolto il rebus sullo strumento legislativo da utilizzare per modificare il priovilegio garantito agli ex parlamentare.  La novità fondamentale è che gli assegni saranno ricalcolati tutti sulla base del metodo contributivo. La riforma – secondo l’agenzia Agi – nella sua prima fase portarà a un risparmio che dovrebbe aggirarsi intorno a una forbice che va dai 30 ai 40 milioni di euro. Altre fonti parlamentari riferiscono alla stessa agenzia di stampa che il risparmio si aggirerebbe sui 36 milioni, ma nessuna conferma arriva dalla presidenza di Montecitorio. Misure meno pesanti dovrebbero poi essere previste per gli assegni più bassi. Sarà fissato poi un tetto massimo per evitare che il ricalcolo del trattamento già esistente possa trasformarsi in una ‘pensione d’oro‘, cioè essere maggiore rispetto al vitalizio finora percepito. Secondo l’Ansa, invece, i questori avrebbero quantificato il risparmio in circa 20 milioni: alcuni assegni rischiano un taglio tra il 50 e l’80% mentre la maggioranza degli assegni, circa 700, potrebbero essere ridotti tra il 20 e il 50%.

Assegni da 206 milioni di euro ogni anno – A percepire il vitalizio sono oggi circa circa 2.600 ex parlamentari tra Camera e Senato, per una cifra che nel 2016 ha raggiunto i 193 milioni di euro. Superiore l’importo totale negli anni successivi: nel 2017 ha toccando quota 206,28 milioni di euro. Secondo la stima fatta dall’Inps, nel 2018 i vitalizi dovrebbero dovrebbe crescere ancora raggiungendo i 206,94 milioni. Cifre che giustificano la battaglia annunciata dai diretti interessati. In giornata, infatti,  l’Associazione degli ex parlamentari ha convocato una conferenza stampa per denunciare quello che definiscono un “attentato allo Stato di diritto“. La paura è che si cominci dai vitalizi per poi puntare al  “vero obiettivo, ovvero le pensioni”. Nel frattempo, al Senato, la questione è bloccata: il presidente Maria Elisabetta Casellati sarà in missione all’estero per l’intera settimana.