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Vinnie Paul, morto a 54 anni il batterista e cofondatore dei Pantera, storico gruppo metal

Vincent Paul Abbott, alias Vinnie Paul, è morto. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli”. Così, con questo messaggio pubblicato all’alba di sabato 23 giugno (ora italiana) sul profilo Facebook dei Pantera, è stata diffusa la notizia della scomparsa del musicista. Vinnie Paul aveva 54 anni ed era stato il fondatore e il batterista dei Pantera, gruppo thrash metal statunitense, riferimento per gli appassionati del genere e autore di brani entrati nella storia del metal, prima tra tutti Cemetary Gates. Ma aveva suonato anche in altre band, i Rebel meets rebel e i Damageplane. Al comunicato è stata allegata la foto di Vinnie Paul con la sua classica mise, caratterizzata dall’inseparabile cappello da cowboy nero, pizzetto, capelli lunghi sciolti sulle spalle e, ovviamente, plettro al collo. Le cause della morte rimangono ancora sconosciute e la famiglia ha richiesto esplicitamente di “rispettare la privacy” in questo particolare momento.

Insieme al fratello, il chitarrista Darrell Lance Abbott, nel 1981 Vinnie Paul diede vita ai Pantera, band dalla storia tormentata e leggendaria, segnata da droga e da una maledizione, quella degli Abbott, che sembra non avere fine. L’8 dicembre del 2004, infatti, il fratello “Dimebag” Darrell fu assassinato nel corso di un live a Columbus, nello stato dell’Ohio, dove stava suonando con i Damageplan. Uno squilibrato salì sul palco con la pistola in mano e cominciò a sparare, uccidendo oltre al chitarrista anche la guardia del corpo Jeff Thompson, un fan, Nathan Bray, ed Erin Halk, un dipendente del club dove si stava esibendo il gruppo.

All’epoca i Pantera si erano già sciolti da un anno, a causa di contrasti interni particolarmente accesi tra il cantante Phil Anselmo e i fratelli Abbott.  Dissidi insanabili, causati soprattutto dalla dipendenza dalle droghe di Anselmo, che lo avvicinò diverse volte alla morte. Nel 1996 il vocalist della band fu ritrovato privo di sensi in overdose, e solo una iniezione di adrenalina riuscì a riportarlo fuori dal coma. I rapporti all’interno della band andarono a deteriorarsi fino allo scioglimento definitivo e senza possibilità di reunion (ogni ipotesi fu sempre smentita da Vinnie Paul) avvenuto nel 2003.

Poco dopo la diffusione della notizia, diversi musicisti hanno pubblicato messaggi di cordoglio. Tra questi anche Dave Mustain, leader dei Megadeath, che su Twitter scrive: “Mi sono svegliato con la notizia della morte del mio amico Vinnie Paul. Un altro eroe del metal se ne è andato troppo presto. Riposa in pace e saluta Daryl per me, mio caro amico”