Politica

Grillo: “C’è chi gufa e spera che il governo Lega-M5s naufraghi il prima possibile. La sinistra frou frou ha creato il caos”

Il garante del Movimento 5 stelle interviene sul suo blog personale e difende la linea scelta dai suoi a Palazzo Chigi: "L'esecutivo Conte sopporta e sopporterà con facilità questa propaganda"

“Gufi” sperano che il governo Lega-M5s “naufraghi il prima possibile”. Beppe Grillo dopo le polemiche per la scelta dell’esecutivo di chiudere i porti alla nave Aquarius che ha salvato 629 migranti, ha pubblicato un post sul blog  dove respinge le ricostruzioni di malumori interni e soprattutto nega che ci sia un inseguimento del Carroccio sul suo stesso terreno. “Da prima del suo varo”, si legge nel testo dal titolo “La politica del governo come sintesi”, “questo governo è ombrato da insistenti allusioni riguardo le differenze che dividerebbero il Movimento dalla Lega; allusioni cariche della speranza che il governo Conte sia destinato a naufragare il più presto possibile. Eppure nessuno ha mai negato l’esistenza di caratteri distintivi, spesso definiti ‘anime incompatibili’, da chi gufa il governo e lo rappresenta come una sorta di match continuo con Salvini. Ma li lascio volentieri alle loro difficoltà nell’etichettarci, frutto di una miopia ormai più che strutturata”.

Grillo se la prende quindi quella che definisce “sinistra frou frou“: “E’ quella”, continua, “che si è dimostrata tanto cinica da costruire il caos per poi criticare le mosse di chi cerca di disinnescarlo con ipocriti appelli alla parola solidarietà. La stessa che definisce ‘ospitalità’ l’ammasso di anime, poi lasciate cinicamente nelle mani del caporalato; triste frutto di accordi balordi con gli altri Paesi europei, che ha finito per far male a tutti nel nostro Paese”.

Il garante del Movimento 5 stelle ribadisce che “il governo Conte sopporta e sopporterà con facilità questa propaganda” e di fatto benedice la linea scelta dai suoi a Palazzo Chigi fino a questo momento. L’esecutivo gialloverde quindi resisterà perché “riunisce due espressioni diverse del comune bisogno di restituire al nostro Paese un ruolo autorevole in Europa. Ed è proprio questa la sfida più intrigante e aderente all’espressione popolare del 4 marzo. L’istanza della maggioranza degli italiani, ridiscutere il posto dell’Italia nel mondo, non è stata soffocata dalle differenze fra noi e la Lega, permettendo al benpensantismo di dividerci. Sarà proprio una sintesi fra simili nella differenza a generare un modello di governo assolutamente nuovo: invece che occupare palazzo Chigi con soggetti in palese conflitto di interessi con ciò che era necessario per il paese abbiamo costruito un governo riunendo chi discute su come e cosa fare di meglio per l’Italia”.