Politica

Governo Conte, fiducia al Senato con 171 sì. Renzi: “Da oggi siete l’establishment, basta alibi”. Pd e Fi: “Sud dimenticato”

117 i contrari. 25 gli astenuti. Pd e Forza Italia contro il giustizialismo, Mario Monti evoca la Troika

“Favorevoli 171, contrari 117, astenuti 25: il Senato approva”. Si è chiusa così la giornata della fiducia di Palazzo Madama al governo del premier Giuseppe Conte. Un margine rassicurante quello dell’esecutivo, che oggi ha dovuto incassare gli attacchi durissimi dell’opposizione, sopratutto da parte di Forza Italia e del Pd. A far la parte del leone è stato Matteo Renzi. “Non avrà la nostra fiducia, ma avrà sempre il nostro rispetto, fuori e dentro l’aula”. Il senatore semplice Matteo Renzi interviene poco prima delle 17.30 nell’Aula di Palazzo Madama, durante il dibattito prima del voto di fiducia al governo (la diretta tv). E manda un messaggio chiaro al premier Giuseppe Conte (leggi), ma soprattutto alla maggioranza che lo sostiene: “Da oggi siete l’establishment, basta alibi”. Parole che testimoniano la linea che seguirà il Partito democratico nel fare opposizione all’esecutivo M5s-Lega e che erano già state anticipate dall’ex segretario su Twitter: “Il presidente Conte ha chiesto la fiducia al Senato. Nel pomeriggio interverrò insieme a altri colleghi per dire perché voteremo contro. Noi siamo #altracosa”. E ‘altra cosa’ è l’idea di giustizia che ha Renzi, che attacca il “giustizialismo di Davigo” anteponendo il modello Pd rappresentato da “Cesare Beccaria ed Enzo Tortora“. Un tema, quello della giustizia del fronte giallo-verde, contro cui si scaglia anche Forza Italia, che con Luigi Vitali critica l’allungamento dei tempi di prescrizione: “Non tutela il diritto dei cittadini a essere giudicato in tempi brevi”. Pd e Forza Italia, inoltre, fanno fronte comune anche sul Sud, “completamente dimenticato dal contratto di governo”. Sullo sfondo, inoltre, le parole del senatore a vita Mario Monti, che chiede al Governo Conte “più umiltà e realismo” nei confronti del Paese, altrimenti rischia di fargli subire “l’umiliazione della Troika”.

CRONACA ORA PER ORA

22.02 – Conte: “Renzi mi chiama collega. Ma lui è professore?”
Conte ironizza con Renzi sul suo essere “collega” in quanto premier non eletto e ai giornalisti che lo attendono fuori Palazzo Madama replica: “E’ professore lui?”. Accompagnando le parole con una smorfia eloquente.

21.57 – Conte: “E’ andata bene anche per i numeri”
“E’ andata molto bene anche per quanto riguarda i numeri”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte commentando con i cronisti fuori di Palazzo Madama il voto di fiducia.

21.28 – Il premier terrà la delega ai servizi segreti
Secondo quanto riportato dall’Ansa, da fonti del governo si apprende che il premier Giuseppe Conte terrà per sé la delega ai servizi segreti.

20.46 – Conte ottiene la fiducia al Senato con 171 sì
“Favorevoli 171, contrari 117, astenuti 25. Il Senato approva”. Così la seconda carica dello Stato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha ufficializzato il sì alla fiducia del governo Conte. La replica alla Camera è prevista per mercoledì.

20.36 – Terminata votazione, al via lo scrutinio
Si è conclusa la votazione sulla fiducia al governo Conte nell’Aula del Senato. La presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati dà il via allo scrutinio.

19.49 – Al via la votazione sulla fiducia: prima chiama
Al via nell’Aula del Senato la votazione sulla fiducia al governo Conte. La votazione è palese ed avviene per appello nominale: ciascun senatore sfila davanti al banco della presidenza e dichiara ad alta voce il proprio voto.

19.41 – Salvini: “Noi establishment? Non mi offendo”
“Establishment? Io non mi offendo”. Risponde così il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini ai cronisti in Senato che gli chiedevano un commento all’intervento di Matteo Renzi in aula durante il dibattito generale sulla fiducia al governo Conte. L’ex segretario del Pd ha indicato in Lega e M5S il nuovo establishment. “Sono orgoglioso di entrare al Viminale e conto di dare risposte al più presto possibile”, aggiunge il leader del Carroccio. “Di sicuro totalmente diverse rispetto a quelle del Pd e della sinistra negli ultimi anni”, conclude Salvini.

19.30 – Salvini: “Chiederò incontro ad autorità libiche e tunisine”
“Prima possibile avrò l’onore di incontrare le autorità libiche e tunisine con cui voglio lavorare meglio. Sul tema dei migranti faremo noi una proposta”. Lo dice Matteo Salvini, dicendo che in tema di migranti “stiamo studiando come evitare che qualcuno aiuti gli scafisti”.

19.29 – Larussa: “Fdi si asterrà”
Il gruppo di Fratelli di Italia si asterrà sul voto di fiducia al governo Conte. Ad assicurarlo è il senatore Ignazio La Russa conversando con i cronisti nel salone Garibaldi di Palazzo Madama dopo l’intervento di replica del premier. “Noi non facciamo parte di questa maggioranza – sottolinea – e saremo all’opposizione – ma non voteremo contro, ci asterremo, magari qualcuno di noi voterà anche contro, ma la linea politica del gruppo è quella di astenersi”.

19.26 – Bernini: “Forza Italia vota no alla fiducia”
Forza Italia voterà “no” alla fiducia al governo Conte. Lo ha annunciato la capogruppo Annamaria Bernini nell’aula del Senato durante le dichiarazioni di voto. Bernini ha criticato il programma esposto definito “Arlecchino” per le sue contraddizioni.

19.26 – Salvini: “Segre teme leggi speciali? I rom rispettino le leggi normali”
“La senatrice Segre teme leggi speciali contro Rom e Sinti? Paura infondata, mi basterebbe che rispettassero le leggi normali”. Lo dice Matteo Salvini, parlando in sala stampa in Senato, mentre in Aula ci sono le dichiarazioni di voto dei partiti. “Faremo di tutto per fargli rispettare leggi normali”.

19.21 – Salvini: “Non svenderemo a pezzettini Alitalia”
“L’unica cosa da non fare è svendere a pezzettini Alitalia: il turismo è il nostro petrolio e noi non possiamo non avere una compagnia di bandiera forte”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, al Senato.

19.20 – Salvini: “Migranti? La pacchia è strafinita”
“Confermo che è strafinita la pacchia per chi ha mangiato per anni, alle spalle del prossimo, troppo abbondantemente: ci sono 170mila presunti profughi che stanno in albergo a guardare al tv”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, al Senato. Salvini ha aggiunto anche che “l’Italia è il Paese che concede più cittadinanze”. “Navi di presunte organizzazioni di volontariato, ancora in queste ore, fanno affari, grazie al traffico di esseri umani”. Lo dice Matteo Salvini, parlando in sala stampa al Senato.

19.19 – Salvini: “Monti? Forse desidera arrivo Troika”
“Monti forse desidera che arrivi la trojka, noi faremo di tutto perché ciò non accada”. Così Matteo Salvini replica all’ex premier che in Aula aveva paventato il rischi dell’arrivo della trojka in Italia.

18.32 – Al via dichiarazioni di voto
Al via nell’aula del Senato le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo di Giuseppe Conte.

18.30 – Conte: “Migranti? Basta battute, problema da affrontare a livello Ue”
Sui migranti “non facciamo l’errore di raccogliere battute, la nostra posizione è chiara: combattiamo gli scafisti e la criminalità, vogliamo che il tema sia affrontato nel rispetto della piena dignità dei tanti che soffrono”. Lo ha detto Giuseppe Conte, nelle sue repliche al Senato.
“Vogliamo che il problema sia affrontato a livello europeo, Come è stato in questi giorni riconosciuto autorevolmente siamo stati lasciati soli”, ha aggiunto il premier riferendosi alle parole di Angela Merkel.

18.23 – Conte: “Giustizialismo? Si tratta di dosare equilibri”
“Ci accusate di giustizialismo. La certezza della pena è giustizialismo? C’è stata qualche preoccupazione sulla prescrizione, ma qui bisogna dosare gli equilibri. Nessuno ha detto non sia legittima, ma così come formulata non funziona” ha detto il premier.

18.17 – Conte: “Scarsa attenzione per il Sud? Dedicato intero ministero”
“Qualcuno ha detto: ‘scarsa attenzione per il Sud’. Accidenti, detto a un pugliese. Abbiamo dedicato un intero ministero al Sud, non vi pare abbastanza? Se faremo poco, lo vedrete poi dalla nostra azione di governo”. Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella replica in Aula al Senato per la fiducia.

18.10 – Conte: “Dietro spread c’è speculazione finanziaria”
“Non facciamo dello spread il nostro vessillo anche perché dietro lo spread si nasconde la speculazione finanziaria”. Lo ha detto nell’Aula del Senato il premier Giuseppe Conte nel suo intervento di replica dopo la discussione generale.

18.09 – Conte: “Euro non in discussione, uscita non è obiettivo”
“Vogliamo ribadirlo? Ribadiamolo. L’uscita dall’Euro non è mai stata in discussione, non è in discussione. Non è entrata nel contratto di governo e non è un obiettivo che ci proponiamo in questa legislatura”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella replica in Aula al Senato.

18.08 – Conte: “Contratto inciucio? Esagerato”
“Io ho dedicato un pò di attenzione al contratto, secondo me è un fatto di trasparenza, di chiarezza. Abbiamo alterato la prassi costituzionale, ma possiamo contestare il fatto che in piena trasparenza delle forze politiche si incontrano, discutono e senza parlare di poltrone cercano di capire se ci sono gli estremi per un programma di governo. Il contratto è un inciucio? E’ esagerato, la trasparenza diventa inciucio?”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte nel corso della replica al Senato sul voto di fiducia al governo.

18.03 – Unione camere penali: “Pessime parole Conte, ricette vecchie”
“Sulla giustizia un discorso pessimo, siamo preoccupati: il premier si era definito ‘avvocato del popolò, ma se le proposte sono l’aumento delle pene, nuove carceri e processi più lunghi, sono ricette vecchie che guardano al passato, non al futuro, e che non servono”. E’ la posizione del presidente dell’Unione camere penali italiane, Beniamino Migliucci. “Conte – spiega – ha detto che intende rivedere la prescrizione, ma questo allungherà i processi”. E “con l’aumento delle pene si cerca di ottenere un consenso facile”.

17.50 – L’intervento integrale di Renzi

17.46 – Renzi: “Voi giustizialisti, ma avete assunto parenti”
“Nei banchi del governo c’è chi è entrato qui con il cappio, chi con l’apriscatole e entrambi usate un’aggressione verbale che mi lascia perplesso. Qualcuno di voi ha assunto parenti, qualcuno ha usato la prescrizione, qualcuno è stato protagonista intercettazioni antipatiche, qualcuno ha avuto problemi con il fisco. Ma non ci permetteremo di usare l’aggressione verbale perché siamo un’altra cosa”. Lo dice il senatore Pd Matteo Renzi. “Sulla giustizia avete una idea totalmente diversa da noi: siamo per il garantismo, non per il giustizialismo. A Davigo rispondiamo Enzo Tortora. Abbiamo un’altra visione sui diritti. Ha detto che i diritti sono venuti meno, non è così cose”, aggiunge

17.45 – Renzi a Salvini: “Stop polemiche, sei responsabile sicurezza italiani”
“A Salvini voglio parlare da padre a padre: ora rappresenti il Paese, non possiamo permetterci di creare polemiche. Salvini ci dia una mano, ora è responsabile della sicurezza di tutti noi, parli da padre sapendo che i figli ci ascoltano”. Lo ha detto Matteo Renzi nel suo intervento al Senato.

17.44 – Renzi: “Pd convocherà ministra Trenta al Copasir”
“Come primo atto, quando saranno costituite le commissioni, convocheremo la ministra della difesa” Elisabetta Trenta “al Copasir per chiarire dei punti che ella conosce”. Lo dice il senatore Pd Matteo Renzi nel suo intervento in Aula.

17.42 – Renzi a M5s-Lega: “Siete il potere e non faremo sconti”
“Voi non siete il bipolarismo di domani, voi siete la coalizione di oggi e di domani”. E “altro che Terza Repubblica, continua la Prima”. Lo dice Matteo Renzi in Senato. “‘Lo stato siamo noi?’. Non sono d’accordo con la frase di Di Maio, perché è di Luigi XIV ed è vero che avete fatto la storia almeno 8 volte almeno in 89 giorni ma voi non siete lo Stato, siete il potere, siete l’establishment. E non avete più alibi rispetto a ciò che c’è da fare. Noi non vi faremo sconti”.

17.31 – Renzi: “Contratto scritto con inchiostro simpatico”
“Il contatto è scritto con l’inchiostro simpatico e garantito da un assegno a vuoto”. Lo ha detto Matteo Renzi nel suo intervento al Senato.

17.30 – Renzi a Conte: “Lei è un premier non eletto, un collega”
“Lei è un premier non eletto, un collega. Ma nessuno le sta negando la legittimità”. Lo ha detto Matteo Renzi parlando al Senato, rivolgendosi al premier Conte. “Il Pd – spiega Renzi – non occuperà mai i banchi del Governo, non insulterà mai i ministri della Repubblica, non accuserà mai le istituzioni urlando ‘mafia mafia mafià come accadde nei confronti del Governo a Strasburgo nel 2015, alimentando i pregiudizi nei confronti dell’Italia. Premier Conte, noi la rispetteremo al G7 in Canada e al Consiglio europeo di fine giugno”.

17.29 – Renzi: “Dal Pd rispetto a Conte fuori e dentro l’aula”
“Il presidente del consiglio dei ministri non avrà la nostra fiducia ma avrà sempre il nostro rispetto”. Così il senatore Pd Matteo Renzi in aula al Senato prima del voto di fiducia al governo Conte. “Lei con il giuramento è anche il nostro premier, e noi la rispetteremo in questa aula e fuori da questa aula”, spiega.

17.02 – Standing ovation al Senato per Liliana Segre
“Un ringraziamento al presidente Mattarella che ha scelto come senatrice a vita una vecchia signora con i numeri di Auschwitz tatuati sul braccio”. Quando Liliana Segre ha preso la parola in aula al Senato, l’intera aula di palazzo Madama ha riservato alla senatrice a vita un applauso e una standing ovation.

16.59 – Bossi (Lega): “Reddito di cittadinanza? Impensabile affidarlo a centri impiego”
“È impensabile consegnare ai centri per l’impiego” il reddito di cittadinanza “perché ci sono solo sulla carta e hanno solo poteri notarili. Non possono controllare una legge così costosa”. Così il senatore della Lega, Umberto Bossi, intervenendo in aula al Senato in sede di dibattito sulla fiducia al governo di Giuseppe Conte. Secondo il Senatur “serve uno strumento di controllo”.

16.41 – Vitali (Forza Italia): “Conte tribuno con tanta demagogia”
“Questo governo nasce grazie alla disponibilità e al senso di responsabilità del Presidente Berlusconi: ma la nostra disponibilità finisce qui, la nostra fiducia dovete guadagnarvela nell’interesse dei cittadini e del Paese: ho ascoltato molta demagogia, nei toni e nelle parole. Ho ascoltato un tribuno dire solo slogan senza spiegare come e quando affrontare le emergenze d’Italia”. Lo afferma Luigi Vitali (Forza Italia), intervenendo nell’Aula di Montecitorio. “Non avevo mai sentire parlare di lei, faccio ammenda ma quando ho sentito i suo nome – aggiunge rivolto al premier Giuseppe Conte – ho avuto un sussulto di speranza perché viene dalla Puglia, come me. La mia speranza è cresciuta quando ha istituito il ministero per il sud, ma oggi purtroppo non ha speso un rigo per parlare di Mezzogiorno, s’è rimesso a un contratto che non dice nulla sul sud, Inoltre – conclude Vitali – mi auguro che cambi idea sulla giustizia, penso all’allungamento dei tempi sulla prescrizione che non tutela il diritto dei cittadini a essere giudicato in tempi brevi”.

16.50 – Bellanova (Pd): “Su Ilva nuovo rischio Bagnoli”
“Sull’Ilva pensate di fare una nuova Bagnoli, o pensate che debba produrre acciaio di qualità salvaguardando ventimila lavoratori? Se chiude l’Ilva di Taranto non solo si cancella l’industria, ma si blocca anche Novi Ligure e vanno in difficoltà gli investimenti del Nord”. Così Teresa Bellanova, senatrice del Pd e ex sottosegretario al Mise, nel corso del dibattito in Senato sulla fiducia al governo Conte.

16.40 – Bellanova (Pd): “Imbarazzante silenzio sul Sud”
“Il contratto che vi tiene insieme, non ha misure specifiche sul Mezzogiorno. Lo avete rimosso. Non c’è nulla sul Sud, che pure vi ha dato tanto consenso e vi ha consegnato, nostro malgrado, domande di cambiamento. C’è un imbarazzante silenzio, zero proposte, zero contenuti, ma un ministero senza coesione sociale e senza programma. A che serve un ministero del Sud che non sa che deve fare?”. Lo dice la senatrice Pd Teresa Bellanova, nel suo intervento in Aula al Senato. “Essendo convinta che il Pil non cresca con i condizionatori, le chiedo, presidente Conte come rafforzare la crescita nel Mezzogiorno”, afferma, con riferimento a una dichiarazione del passato del ministro Barbara Lezzi.

16.31 – Cattaneo: “Mi astengo, volontà dialogo”
“Con volontà di dialogo esprimo la volontà di astenermi” sulla fiducia al governo. Lo annuncia la senatrice a vita Elena Cattaneo, nell’aula di Palazzo Madama.

16.09 – Savona: “Contento? È una parola grossa”
Contento di essere al governo? “Una parola grossa”. Così il ministro agli Affari europei Paolo Savona, rispondendo con una battuta ai cronisti in Transatlantico al Senato. “Devo rimettere in piedi il ministero”, aggiunge, ironizzando sul fatto che c’è chi è arrivato tra la prima e la seconda Repubblica mentre a lui tocca il passaggio fra la Seconda e la Terza. “Io in un angolo? Sì, ma è un angolo largo…”

15.56 – Morra: “È cambio di passo, Conte cita filosofi, altri citavano i Jalisse”
“Abbiamo voltato pagina: il presidente del consiglio oggi ha citato filosofi e grandi della letteratura russa. E’ un cambiamento, vivaddio, perché noi siamo abituati a presidenti del consiglio che citavano gli Jalis”. LO ha detto intervenendo in Aula il senatore M5s Nicola Morra.

15.15 – Mario Monti evoca la Troika/1
Il governo Conte “nella sua interezza” deve mostrare “più umiltà e realismo” nei confronti del Paese, altrimenti rischia di fargli subire “l’umiliazione della Troika”. Lo ha detto il senatore a vita Mario Monti nella discussione generale sulla fiducia in Senato. “Il suo governo nascerebbe dimezzato se altre forse politiche non avessero dato prova di responsabilità” ha detto il senatore a vita, che poi ha ricordato cosa successe a lui nel 2011: “Qualsiasi cosa pensiate di Fi, Pd, l’allora Terzo Polo – ha proseguito – per oltre un anno hanno sostenuto provvedimenti che hanno consentito all’Italia di venir fuori da una spaventosa crisi finanziaria. Con tutto rispetto voi della Lega svolgevate nelle Aule e nel Paese una dura opposizione e M5s diffondeva nei siti in modo cinico tesi che erano in contrasto con la realtà”.

15.15 – Mario Monti evoca la Troika/2
“Si – ha proseguito Monti – voi avreste la Troika e sareste un governo dimezzato, e sareste agenti di un governo semicoloniale. La Troika è una realtà disgustosa e abbiamo fatto di tutto per risparmiare all’Italia questa dimostrazione di scarsa dignità”. Proprio quella politica seguita nel 2011 “fu la premessa che consentì alla Bce quelle politiche che rischiano di farci addormentare un po’ tutti”. “Non lo dico per provocazione – ha insistito l’ex premier – ma per senso del dovere. Non è escluso che l’Italia debba subire l’umiliazione della Troika. Oggi lo Spread è di 235 punti, quello della Spagna è di 98. Questo 235 non è distante da quel 255 che il ministro Moavero e il mio governo abbiamo lasciato”.

15.01 – Siclari (Fi): “Mancano risposte ad emergenze del Sud”
Nel programma del governo Conte “mancano risposte alle emergenze del Paese, come per la sanità”, ha detto il senatore Marco Siclari di Forza Italia. “Al Sud in particolare molti reparti sono chiusi: o paghi per prestazioni private o scappi in altre Regioni o muori – ha affermato – Inoltre nel vostro programma non c’è traccia delle grandi opere, delle infrastrutture, specie per il Sud. Come per i collegamenti veloci, chiave per rilanciare il Meridione”, specie per la rete turistica.

15.00 – Mirabelli (Pd): “Su mafia solo buoni propositi”
“Apprezzo le sue parole sulle mafie ma registro che non c’è nulla al di là dei buoni propositi, né nel suo discorso né nel contratto. Apprezzo che voglia attuare le leggi da noi fatte su questo tema. Ma una dichiarazione di principio non basta: bisogna dare un segnale” ha detto Mirabelli.

14.59 – Mirabelli (Pd) a Conte: “Non avete superiorità morale”
“Date la fiducia a un premier non eletto, una coalizione non scelta dai cittadini e un governo in cui ci sono tanti tecnici. Fino a qualche mese fa le forze politiche dell’attuale maggioranza consideravano governi siffatti abusivi. Non lo erano prima, non lo sono oggi”. Lo dichiara il senatore Pd Franco Mirabelli in Aula al Senato. “Abbiamo sentito sue dichiarazioni programmatiche e alcune le condividiamo, altre sono un elenco di problemi dei cittadini, sono buone intenzioni altre ancora su cui non è difficile non essere d’accordo. Non c’è una vostra superiorità morale, non siete gli unici a lavorare per il bene dei cittadini”, afferma.

14.57 – Bagnai (Lega): “Regole Ue non sono totem”
“Le regole non sono totem cui inchinarsi ma uno strumento da adeguare ai tempi. La applicazione rigida di regole spesso irrazionali è in re ipsa incompatibile con la solidarietà”. Lo dice il senatore Alberto Bagnai della Lega nell’Aula del Senato. “La irrazionalità di regole – spiega – chiede il conto anche ai Paesi che si sentivano forti con i deboli. Ci sono ampli margini di negoziato. Le regole si presentano sempre più come l’alibi della classe politica. Il Governo tedesco a tempo debito mise a sicurezza il proprio sistema con aiuto di stato massicci violando la concorrenza. Quanto valeva per loro deve valere per noi”, conclude Bagnai.

14.47 – Conte rientrato al Senato
Il premier Giuseppe Conte è rientrato in Senato, dopo essere stato a Montecitorio, per assistere alla discussione generale sul suo discorso programmatico tenuto stamattina. Il voto di fiducia è previsto in serata.

14.44 – Renzi su Twitter: “Noi siamo #altracosa”
“Il presidente Conte ha chiesto la fiducia al Senato. Nel pomeriggio interverrò insieme a altri colleghi per dire perchè voteremo contro. Noi siamo #altracosa”. Lo scrive Matteo Renzi su Twitter.

14.44 – 28 iscritti a parlare, alle 17.40 le dichiarazioni di voto. A seguire la prima chiama

14.41 – Riprende la seduta con il dibattito in aula
Nell’Aula del Senato riprende la seduta con il dibattito sulla fiducia al governo Conte. Sta parlando Lucio Malan di Fi.