Scuola

Moro, sondaggio tra studenti: “La metà non sa chi sia”. E su Peppino Impastato: “Imprenditore, forse sacerdote”

L'indagine è stata fatta da Skuola.net su oltre 11mila allievi delle scuole medie e superiori italiane. Meno della metà degli studenti sa che il 9 maggio 1978 è stato ucciso l'allora presidente della Dc. Ancora di meno sono quelli che sanno che nello stesso giorno è stato ammazzato dalla mafia l'attivista di Cinisi

“Segretario del Partito comunista“. “Presidente della Repubblica”. Per tanti altri semplicemente “uno sconosciuto”. Più della metà degli studenti italiani non sa chi sia Aldo Moro. È questo il risultato di un sondaggio fatto da Skuola.net su oltre 11mila allievi delle scuole medie e superiori italiane. Ma non è tutto. Soltanto il 40 per cento di loro conosce Peppino Impastato, il giornalista e attivista politico ucciso dalla mafia a Cinisi lo stesso giorno del leader della Democrazia cristiana. Per gli altri Impastato era “un imprenditore”, uno su dieci ha risposto “un sacerdote”. Mentre il 29 per cento degli intervistati non lo ha mai sentito nominare.

I dati, diffusi in occasione dei quarant’anni dalla morte di Moro e Impastato, testimoniano che le nuove generazioni stanno dimenticando la storia d’Italia. E la colpa, sostiene Skuola.net, è in parte del sistema scolastico: soltanto uno studente su tre ha conosciuto in classe le due figure. Per quanto riguarda la memoria dello statista della Dc, è fondamentale il ruolo dei genitori (il 20 percento ne ha sentito parlare in famiglia). Il giornalista siciliano, invece, sulla cui morte rimangono ancora molti interrogativi irrisolti, è diventato un esempio di ribellione alla mafia grazie al cinema e alla televisione.

Anche la data del 9 maggio 1978 è poco conosciuta fra i banchi delle scuole italiane. Alla domanda su cosa sia accaduto quel giorno, meno della metà degli studenti risponde “l’uccisione di Aldo Moro” e appena uno su tre sa che è morto anche Peppino Impastato. C’è poi chi “abbocca” alle false alternative proposte dal quiz, come la strage di Ustica (11 percento) o il disastro del Vajont (6 percento). E non sono pochi – quasi uno su tre – gli allievi che confondono il ritrovamento del corpo di Moro con l’attentato a Giovanni Falcone. Trascurando che il giudice antimafia non è stato ucciso nel 1978, ma quasi 15 anni dopo.