Secondo la rilevazione effettuata per il Quotidiano Nazionale, è dei democratici il calo più consistente: -3,2%. A pesare le divisioni interne e i contrasti, a nulla sono servite le dimissioni di Matteo Renzi. Cresce molto Salvini (+5,1%) e il Movimento 5 Stelle (+2,3%). Male anche Berlusconi
Dopo due mesi di trattative senza esito, le intenzioni di voto degli italiani offrono un quadro chiaro della situazione politica: Movimento 5 Stelle e Lega di Salvini sono gli unici partiti in grado di aumentare il loro consenso, con Pd e Forza Italia in evidente difficoltà. È la fotografia scattata dal sondaggio di Antonio Noto per il Quotidiano Nazionale. Si tratta delle intenzioni di voto rilevate a due mesi esatti dal voto del 4 marzo. Il dato più significativo è senza dubbio il tracollo del Partito democratico, che in sessanta giorni ha perso 3,2 punti percentuali, avvicinandosi pericolosamente a scendere sotto la soglia del 15 per cento (da 18,7 a 15,5). Evidentemente – almeno a leggere il sondaggio di Noto – le dimissioni di Renzi subito dopo il tracollo elettorale non sono servite a raccogliere nuovo consenso attorno a un partito dilaniato da correnti e conflitti interni. In tal senso, con tutta probabilità anche le divisioni e le differenti posizioni sull’eventuale dialogo con il M5s non ha giovato.