Cronaca Nera

Napoli, 37enne uccide la madre e si barrica in casa per otto ore a Qualiano. Arrestato dopo un blitz dei carabinieri

La trattativa tra il 37enne con problemi psichici e i negoziatori era iniziata all'ora di pranzo. I militari hanno chiesto ai cameramen di non mandare immagini in diretta perché l'uomo seguiva i movimenti delle forze dell'ordine che avevano circondato l'abitazione

È scattato intorno alle 20 il blitz delle forze dell’ordine per entrare nella casa di Qualiano (Napoli) dove da giovedì mattina il 37enne con problemi psichici Pasquale De Falco era barricato dopo aver ucciso la madre con alcuni colpi di fucile. Mentre i carabinieri entravano si sono sentite due deflagrazioni, seguite da due raffiche di colpi di arma da fuoco. Subito dopo l’uomo è stato arrestato e portato via tra le urla della gente. Alcune persone si sono lanciate sull’autovettura dei militari e hanno preso a calci l’auto insultandolo.

De Falco ha ucciso la madre, Teresa Ricciardiello, intorno a mezzogiorno, lasciando il corpo sul balcone. Dopo aver sparato ha minacciato i carabinieri: uscito dalla porta d’ingresso dell’abitazione di famiglia ha rivolto l’arma verso i militari. La mossa ha spinto le forze dell’ordine a chiedere ai cameramen di non mandare immagini in diretta perché De Falco, dall’interno, teneva sotto controllo i loro movimenti.

Il padre e il cognato hanno fornito supporto agli inquirenti della procura di Napoli. Chi conosce l’uomo, in cura da più di dieci anni, ha riferito che i suoi problemi psicologici sono iniziati dopo una delusione amorosa, risalente proprio a una decina di anni fa.

“Ero in auto, stavo passando davanti all’abitazione quando ho sentito i colpi. Mi sono sembrati di pistola. Ho avuto paura, mi sono chinato sul sediolino e con il cellulare ho avvertito i carabinieri”, spiega l’uomo che per primo a chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. “In pochi minuti, tre o quattro, è arrivata una pattuglia – continua – i due carabinieri si sono fermati davanti al portone e scesi dalla vettura hanno indossato i giubbotti antiproiettile. Quando sono entrati nel portone ho sentito altri due colpi e ho visto i militari uscire di corsa”.