Anche la Federal Trade Commission (Ftc), un’agenzia governativa americana per la protezione dei consumatori e la concorrenza, ha aperto un’indagine. Il social network era accusato di aver lasciato che la società Cambridge Analytica utilizzasse i dati di decine di milioni di utenti a loro insaputa e ora l’inchiesta della Ftc punta ad accertare che Facebook abbia rispettato i suoi impegni nel chiedere il consenso prima di raccogliere i loro dati e condividerli con altre società. “Abbiamo fatto degli errori, c’è ancora molto da fare”, aveva scritto Zuckerberg sulla sua pagina personale del social media. “Abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati, e se non riusciamo a farlo non meritiamo di essere al vostro servizio”, ha aggiunto il fondatore del social network, spiegando che sta lavorando “per capire esattamente cosa è successo e assicurarsi che non accada mai più“. “La buona notizia – aggiungeva – è che molte misure per prevenire tutto questo sono state già prese anni fa”. E che Cambrige Analytica chiude i battenti e i server.