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Governo, Boccia: “Sì a esecutivo Pd-M5s, ma Di Maio non imponga la premiership. Renzi? Ci aiuti nell’accordo”

Renzi di nuovo alla guida del Pd? Se tornasse per gestire unitariamente una fase così storica come quella di un accordo tra Pd e M5S, aiutando il partito a una nuova fase congressuale, avrebbe anche senso. Tutto il resto sarebbe un tentativo maldestro di terremotare il partito. E credo che Renzi sia il primo a non volerlo”. Sono le parole del deputato Pd, Francesco Boccia, ospite di Faccia a Faccia, su La7. E aggiunge: “Spero che Matteo torni ad aiutare questa comunità politica che gli ha dato tanto e che gli ha consentito di diventare segretario. Renzi è stato messo nelle condizioni di scalare il partito, perché il Pd è contendibile e deve restare tale. Cosa mi aspetto che dica stasera da Fabio Fazio? Che voglia aiutare il Pd a uscire dalle sabbie mobili. Come definisco questo nuovo modo di fare politica? Usa e getta. E non mi piace affatto”. Boccia, che ribadisce di essere assolutamente a favore di un governo Pd-M5s, puntualizza: “Di Maio non deve porre come precondizione la sua premiership altrimenti non si va molto lontano. Bisogna partire dai temi, come ha sempre detto lui, e noi stiamo lavorando dentro il Pd per convincere tutto il partito a ripartire dai temi che riguardano soprattutto grandi misure di contrasto alla povertà fino ad arrivare ai giovani” – continua – “Hanno bisogno di sentirsi lo Stato accanto. E lo Stato oggi non c’è. O si riparte da lì oppure dimostriamo a tutti di non aver capito i segnali che sono arrivati da questa campagna elettorale. Penso che Pd e 5 Stelle abbiano più punti in comune di quanti possano averne 5 stelle e Lega o Pd e Lega che hanno una distanza siderale”. E aggiunge: “Il forno M5S-Lega non ci è piaciuto per nulla. Tendo a fidarmi delle parole dei leader, soprattutto se rappresentano una comunità politica importante. Di Maio ha detto che il forno con Salvini è chiuso, voglio credergli. Sarebbe grave se fosse il contrario”