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Cicciobello Morbillino, Giochi Preziosi lancia il bambolotto col morbillo. Burioni: “Banalizza la malattia”. L’azienda replica: “Non lo ritiriamo”

Oltre al medico pro vaccini sono stati in tanti a schierarsi contro il prodotto della Giochi Preziosi. Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) ha detto che il gioco porta ad una "banalizzazione e sottovalutazione di una patologia che, come tutte le malattie virali, è molto insidiosa". L'azienda ha fatto sapere che "si tratta di un gioco fatto in buona fede ripescando un concetto che è sempre esistito, quello delle bambole con la "bua""

Si chiama Cicciobello Morbillino il nuovo gioco della Giochi Preziosi che fa discutere gli utenti social. Il bambolotto che può essere “guarito” cancellando i puntini rossi con un apposito kit ha infatti attirato l’attenzione del medico pro-vaccini Roberto Burioni: “Attendiamo il Cicciobello Linfomino e pure quello Meningitino. Mi chiedo chi siano questi geni che banalizzano malattie gravi senza rispetto per i malati e per i loro familiari. E pensare – ha scritto in un tweet – che me la prendo con gli antivaccinisti”.

Il commento di Burioni ha scatenato molte reazioni social e c’è chi ha chiesto il ritiro del prodotto dal mercato. Come Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), secondo il quale il gioco porta ad una “banalizzazione e sottovalutazione di una patologia che, come tutte le malattie virali, è molto insidiosa”.  “Collegare una malattia come il morbillo a qualcosa di giocoso – ha detto Ricciardi all’Ansa – è fuorviante. Si corre così il rischio di indurre le persone a preoccuparsi più del vaccino, che è sicuro, che della malattia che, invece, non è assolutamente banale”. Anche se grazie alle vaccinazioni “si è ridotto il numero dei casi, se ne contano ancora centinaia e solo nel 2018 – rileva – in Italia si sono già registrati due morti“. E’ quindi “da biasimare questo approccio commerciale che fa correre tali rischi”. Con le malattie “non si gioca: sarebbe bene che l’azienda manifestasse sensibilità alle numerose critiche ritirando il prodotto“, sottolinea Ricciardi.

Puntuale la replica dell’azienda: “Si tratta di un gioco, abbiamo fatto tutto in buona fede – ha replicato l’azienda – Non pensiamo di aver fatto nulla di oltraggioso, ripescando un concetto che è sempre esistito, quello delle bambole con la “bua””. E il Ceo di Giochi Preziosi, Dario Berté, parlando con l’Ansa, si è detto stupito di queste reazioni e di chi ha chiesto il ritiro del gioco: “Perché dovremmo ritirarlo? Il ritiro viene fatto solo dopo una decisione delle autorità”, spiega Berté, sottolineando che “noi produciamo giochi da una vita: i bambini hanno sempre giocato al dottore e all’ammalato con i bambolotti”.

E quanto al fatto che i maggiori rimproveri riguardano l’idea che il morbillo si possa curare con una pezza bagnata e una pennetta, Berté aggiunge: “Pensate davvero che un genitore vada in farmacia a chiedere la penna per curare il morbillo? Piuttosto, penso che un bambino si informerà sulla malattia. Purtroppo è un periodo complicato, vista la polemica sui vaccini, ma non abbiamo pensato ci potessero essere criticità di questo tipo”.