Cronaca

Mantova, Palazzo Ducale chiuso nel giorno di Pasquetta. “Mancano i custodi”

Il lunedì è il giorno di chiusura della reggia dei Gonzaga, quindi i lavoratori avrebbe dovuto decidere volontariamente d'essere disponibili. Erano disponibili meno della metà delle persone necessarie per garantire l'apertura. Il direttore Assmann alla Gazzetta di Mantova: "Mia libertà di movimento limitata dalla normativa italiana"

Non ci sono abbastanza custodi e Palazzo Ducale resta chiuso nel giorno di Pasquetta. Migliaia di visitatori programmano già la visita a uno dei simboli di Mantova, invece arrivati davanti alla reggia dei Gonzaga hanno trovato i portoni sbarrati. Il motivo? Stando alla spiegazione del direttore Peter Assmann è la legge: il giorno di riposo è lunedì. Insomma, per essere aperti oggi sarebbe stato necessario trovare un numero sufficiente di persone disposte a lavorare volontariamente.

Almeno una ventina, tenuto conto della grandezza del Ducale. Ma tra i custodi, che sono in netto sottorganico come ammesso dallo stesso direttore, pare che i disponibili fossero meno di dieci. Come spiega dalla segretaria della Funzione pubblica Cgil, Elena Giusti, alla Gazzetta di Mantova “il minimo sarebbe stato organizzarsi all’inizio dell’anno, considerando che il numero dei dipendenti si è asciugato a 57, a fronte di una pianta organica di 78 unità”. Il direttore, secondo la sindacalista, “avrebbe dovuto mettersi al tavolo con i delegati e le organizzazioni sindacali” come consentito “dall’autonomia gestionale e finanziaria di cui il Ducale gode”.

Una pezza a provato a metterla anche il sindaco Mattia Palazzi proponendo di impiegare il personale di una cooperativa comunale, ma la via era troppo stretta anche perché Assmann voleva garanzie per evitare cause da parte dei sindacati. “La mia libertà di movimento è limitata dalla normativa italiana, che è complessa, ma non è vero che mi sono svegliato il 27 marzo, sono da mesi che tratto con il ministero dei Beni culturali per trovare una soluzione”, ha spiegato il direttore di Palazzo Ducale alla Gazzetta di Mantova aggiungendo che la “prima risposta dal ministero era un po’ ambigua, così ho riformulato la domanda in modo più netto e ho incassato un no. Insomma, mi sono dovuto fermare”.