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Texas, Unabomber si è fatto saltare in aria mentre era in auto. Fbi: “Forse lasciati altri pacchi”

Il sospettato "ha fatto detonare un ordigno e sono stati esplosi dei colpi". La notizia è giunta dopo che la polizia di Austin su Twitter aveva annunciato che c'era stata una sparatoria nella quale erano coinvolti degli agenti a circa 20 chilometri a nord del centro cittadino

Non ucciso dalla polizia, ma suicida. Il sospetto Unabomber del Texas si è fatto saltare in aria scrive Sky News che cita fonti della polizia. L’uomo era nella sua auto quando ha fatto esplodere l’ordigno mentre la polizia si avvicinava al veicolo. In un primo momento era emersa la notizia che il sospetto autore di pacchi bomba, che negli ultimi giorni, ha terrorizzato il Texas, fosse stato ucciso mentre gli agenti tentavano di arrestarlo. Il sospettato “ha fatto detonare un ordigno e sono stati esplosi dei colpi“, aveva riferito l’emittente locale Kvue, affiliata alla Abc. senza fornire altri dettagli. Poco dopo la polizia di Austin su Twitter aveva annunciato che c’era stata una sparatoria nella quale erano coinvolti degli agenti a circa 20 chilometri a nord del centro cittadino. L’Fbi è “preoccupata” poiché teme che possano esserci “ancora” altri pacchi bomba “in giro”. Intanto è emerso che il sospetto attentatore era un uomo bianco di 24 anni. Via Twitter, il presidente americano Donald Trump esprime la sua soddisfazione per la morte del cosiddetto unabomber del Texas. “Il sospetto per le bombe ad Austin è morto”, ha scritto in caratteri maiuscoli, aggiungendo le congratulazioni alla polizia: “Ottimo lavoro delle forze dell’ordine e di tutti gli interessati”.


Negli ultimi giorni l’autore degli attentati aveva colpito quattro volte ad Austin causando due morti e alcuni feriti ed una volta, ieri, a Schertz – sempre in Texas – dove un pacco bomba è esploso in un centro di distribuzione della FedEx ferendo un dipendente del corriere internazionale. Le autorità ritenevano che questo ultimo attentato sia legato a simili attacchi realizzati nei giorn. E la paura era che ci si trovasse di fronte ad un nuovo Theodore J. Kaczynski, il matematico criminale che tra il 1978 e il 1995 causò 3 morti e 23 feriti, talora irreversibilmente, con i suoi attacchi dinamitardi.

Gli attacchi precedenti, realizzati tutti ad Austin, sono iniziati il 2 marzo scorso, quando un pacco-bomba ha ucciso Anthony Stephan House, un afroamericano di 39 anni. Mentre il 12 marzo un’esplosione è costata la vita al 17enne di colore Draylen William Mason, oltre ad aver ferito la madre. E lo stesso giorno un altro pacco-bomba ha provocato il ferimento di una donna ispanica di 75 anni. In tutti e tre i casi sono stati lasciati davanti alle loro abitazioni. Il 18 marzo si è verificata una nuova esplosione, la quarta, che ha causato due feriti gravi, ma questa volta il pacco è stato sistemato sul ciglio della strada, e azionato dopo aver calpestato un filo collegato al detonatore. Per la polizia gli episodi sono opera di un abile bombarolo, e c’era anche la preoccupazione che il o i responsabili avessero affinato la tecnica, passando dal lasciare i pacchi-bomba fuori dalle case delle vittime all’utilizzo di dispositivi più sofisticati. “Se ricevete un pacco che non aspettate o vedete un pacco sospetto non toccatelo e contattate subito il 911 (il pronto intervento americano)”, aveva avvertito il capo della polizia di Shertz, Michael Hansen, in una conferenza stampa. Ma per il momento l’incubo sembra terminato.