Cronaca Nera

Venezia, cadavere mummificato in una casa: il decesso avvenuto 7 anni fa

Il piccolo appartamento in Sestiere Dorsoduro si presentava in una situazione di degrado generale, sporca e abbandonata, con numerosi alimenti in stato di decomposizione. Ad accorgersi della salma - secondo Il Gazzettino - è stato un ladro che si era introdotta nell'abitazione per rubare. Il cadavere sarebbe del proprietario, cancellato dall'anagrafe nel 2013

Al centro della stanza una piccola brandina con sopra adagiato un corpo mummificato. È quanto hanno scoperto i carabinieri di Venezia nel pomeriggio di domenica, dopo una telefonata arrivata al 118 che segnalava la presenza di un cadavere all’interno di un abitazione all’apparenza abbandonata da molto tempo. A scoprirlo, secondo quanto riporta Il Gazzettino, sarebbe stato un ladro che si era intrufolato nell’appartamento per rubare.

La casa, in Sestiere Dorsoduro, si presentava in una situazione di degrado generale, sporca e abbandonata, con numerosi alimenti in stato di decomposizione. A quel punto – in considerazione delle condizioni del ritrovamento particolarmente complesse – è intervenuta anche Sezione investigativa Scientifica.

Dai primi accertamenti eseguiti, la salma potrebbe essere verosimilmente riconducibile al proprietario dell’abitazione un uomo classe 1943, pensionato, celibe, che risultava essere stato cancellato dall’anagrafe del Comune nel 2013 in quanto irreperibile. A supportare l’ipotesi ci sono i tratti somatici, che corrisponderebbero in linea di massima a quelli dello scomparso. Inoltre in casa sono state ritrovate bollette, ricevute ed altri documenti che attesterebbero gli ultimi segnali di vita all’estate del 2011.

Lo stato di schelettrizzazione del corpo dovrebbe essere infatti compatibile con il trascorso di diversi anni. Sebbene sul cadavere non siano stati riscontrati dei segni di violenza che potrebbe ricondurre la morte ad un motivo traumatico, la salma è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale dove resterà a disposizione dei magistrati in attesa dell’esatta identificazione e di rintracciare qualche parente dell’uomo.