Società

Sanità, “tempi di attesa per una visita aumentati fino a 27 giorni in tre anni. Ssn soccombe alla concorrenza del privato”

Lo studio commissionato al Crea dalla Funzione Pubblica Cgil e dalla Fondazione Luoghi Comuni ha esaminato un campione di 26 milioni di residenti in Lombardia, Veneto, Lazio e Campania. Per una visita nel pubblico si attendono mediamente 65 giorni a fronte dei 7 necessari nel privato. E i prezzi "talvolta sono persino inferiori a quelli dell’intramoenia e non lontani dal costo del ticket"

Sempre più lunghi i tempi di attesa per effettuare visite mediche nella sanità pubblica, con una media di 65 giorni. A fronte dei 7 necessari per essere visitati nel privato. Quanto ai prezzi, nel privato “risultano mediamente abbastanza consistenti, ma in molti casi non molto distanti dal costo del ticket pagato nelle strutture pubbliche e private accreditate”. Risultato: “Il Servizio Sanitario Nazionale continua ad arretrare soccombendo alla concorrenza del privato”. È quanto emerge dall’Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei Sistemi Sanitari Regionali condotto da Crea, commissionato dalla Funzione Pubblica Cgil e dalla Fondazione Luoghi Comuni. L’indagine ha riguardato un campione di oltre 26 milioni di utenti, pari al 44% della popolazione totale, ed è stata condotta sulla popolazione residente in Lombardia, Veneto, Lazio e Campania prendendo in considerazione esclusivamente le prestazioni mediche (11) senza esplicita indicazione di urgenza.

Il primo dato è che i tempi medi di attesa per effettuare una visita medica attraverso il Sistema Sanitario Nazionale sono nettamente maggiori rispetto a quelli dell’offerta privata: 65 giorni nel pubblico a fronte di 6 nell’intramoenia, 7 nel privato e 32 per il privato convenzionato. Nella sanità pubblica si va da 22,6 giorni per una Rx articolare a 96,2 per una colonscopia. Le stesse prestazioni registrano attese invece in intramoenia di 4,4 (Rx articolare) e 6,7 (Colonscopia), privato convenzionato rispettivamente di 8,6 e 46,5. Infine, privato a pagamento di 3,3 e 10,2.

E i tempi di attesa sono aumentati tra 20 e 27 giorni in 3 anni. Una visita oculistica nel pubblico richiedeva nel 2014 dei tempi di circa 61 giorni a fronte degli attuali 88 (+26 giorni in 3 anni) mentre nel privato a pagamento, sempre lo scorso anno, si registravano 6 giorni di attesa. Quanto invece alla stessa visita oculistica condotta in intramoenia l’attesa lo scorso anno era di 7 giorni mentre nel privato convenzionato 55. Per una visita ortopedica nel pubblico invece i giorni di attesa nel 2014 erano 36, oggi sono 56 (+20 giorni); nel privato a pagamento, guardando al solo 2017, 6 giorni, anche in intramoenia 6 nel privato accreditato 27. Infine per una colonscopia nel pubblico nel 2014 avremmo dovuto attendere 69 giorni, oggi 96 (+27 giorni). Guardando allo scorso anno per la stessa prestazione nel privato a pagamento l’attesa era di 10 giorni, in intramoenia 7 e nell’accreditato 46.

“Il privato – si legge nel rapporto – riduce drasticamente i tempi di attesa per prestazioni mediche e anche il privato convenzionato garantisce un servizio notevolmente più rapido a quello del sistema pubblico degli ultimi anni”. E i prezzi? Talvolta sono persino inferiori a quelli dell’intramoenia. Per una visita oculistica in sanità privata, lo studio rileva come nel 2017 si siano spesi circa 97 euro a fronte dei 98 euro dell’intramoenia. Lo stesso vale per la visita ortopedica che nel privato ha un costo di circa 103 euro contro i 106 euro dell’intramoenia. “La sanità privata fa riferimento all’offerta pubblica per calibrare la propria e rendersi competitiva, puntando sul rapporto qualità/prezzo e dunque accorciando notevolmente, con prezzi di poco superiori al ticket, i tempi di attesa”, osserva la Fp Cgil. Si registra quindi, osserva ancora il sindacato, che “le poco sostanziali differenze di prezzo e le lunghe liste di attesa hanno incentivato lo sviluppo di un’offerta privata di servizi spesso concorrenziale con quella pubblica, per costo e tempi di risposta”. In altre parole, “la Sanità privata ha trovato un suo specifico posizionamento derivante dalle inefficiente del pubblico”.