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Regno Unito, l’ex spia russa Skripal e la figlia avvelenati con un agente nervino. Scotland Yard: “Volevano ucciderli”

Il responsabile dell'antiterrorismo Mark Rowley si è limitato a dire che la polizia ritiene che l’ex spia sia stato "un bersaglio mirato", senza chiarire la matrice. Secondo i media britannici, le indagini si sono estese anche alla morte della moglie e del figlio, deceduti negli scorsi anni. Il ministro dell'Esteri russo: "Bufale, così si complicano i rapporti tra Mosca e Londra"

Per avvelenare l’ex spina russa Sergei Skripal e la figlia Yulia è stato utilizzato un agente nervino. “Un tentativo di omicidio”, secondo i vertici di Scotland Yard che si basano sulle prove mediche e chimiche, oltre che sui sintomi mostrati dalle vittime, ritrovate domenica riverse su una panchina vicino a un centro commerciale a Salisbury.

Il responsabile dell’antiterrorismo Mark Rowley si è limitato a dire che la polizia ritiene che l’ex spia sia stato “un bersaglio mirato”, senza avanzare alcuna ipotesi su possibili matrici. Ha quindi confermato che Sergei e Yulia Skripal restano ricoverati in ospedale, in terapia intensiva, in condizioni giudicate “critiche”, mentre sono considerate “serie” quelle di uno dei primi agenti intervenuti in loro soccorso.

The Guardian spiega che non è ancora chiaro quale sostanza sia stata usata per avvelenare il 66enne che si era trasferito nel Regno Unito nel 2010 a seguito di uno scambio di spie. Su questo punto saranno decisivi i test tossicologici da svolgere nei prossimi giorni.

Si è tenuta, intanto, la riunione d’urgenza del comitato Cobra al quale hanno partecipato, come da prassi, i principali ministri coordinati dalla titolare dell’Interno, Amber Rudd. Secondo la Bbc, la polizia ha richiesto la collaborazione degli scienziati del laboratorio militare di Porton Down, vicino Salisbury, mentre per il Times gli inquirenti stanno indagando anche sulle circostanze della morte della moglie di Skipral, Liudmila, deceduta a causa di un tumore nel 2012, e del figlio Alexander, morto a San Pietroburgo l’anno scorso.

Le notizie che continuano a filtrare sul caso, definite “bufale” dai russi, “sono volte a complicare le relazioni tra Mosca e Londra“, ha ammonito la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “I media occidentali si sono gettati sul caso Skripal per alimentare la campagna anti-russa: la situazione non è ancora chiara ma le solite speculazioni hanno già preso slancio”, ha detto aggiungendo che “queste storie fasulle mirano a complicare la relazioni Russia-Regno Unito”.