Giustizia & Impunità

Cremona, chiudeva l’ufficio postale per fare ginnastica: condannata la direttrice. Lei: “Colpa di problemi di salute”

La donna, 51 anni, era accusata di interruzione di pubblico servizio. Il giudice le ha dato quattro mesi di reclusione, pena sospesa. Diceva ai clienti che c'erano problemi tecnici, ma un carabiniere l'ha ripresa mentre si allenava con uno step

Chiudeva l’ufficio, dicendo ai clienti che i terminali erano guasti. Poi l’ex direttrice delle poste di un piccolo Comune in provincia di Cremona, spenta la luce e chiusa a chiave la porta, si fermava in ufficio a fare ginnastica. Ieri, la donna, 51 anni, accusata di interruzione di pubblico servizio, è stata condannata dal giudice Giuseppe Bersani a quattro mesi di reclusione, pena sospesa. La vicenda risale al 2015 ed è stata scoperta grazie a lamentele e segnalazioni degli utenti che non potevano accedere all’ufficio per fantomatici problemi tecnici.

I carabinieri a quel punto sono intervenuti: un militare in abiti civili si è presentato all’ufficio postale, fingendosi un cliente. Respinto anche lui, come accaduto per gli altri. Ha finto di allontanarsi ma restando nei pressi dell’ufficio postale. Guardando attraverso i vetri ha notato che la donna stava facendo ginnastica, step-fitness. Il militare l’ha ripresa e in seguito sono scattati ulteriori accertamenti sui terminali.

Dalle poste centrali non risultano malfunzionamenti agli apparati informatici. La donna, smascherata, si è giustificata dicendo di avere seri problemi di salute e che il suo corpo aveva bisogno di movimento. Un mese dopo i fatti, alla 51enne, come hanno spiegato i suoi avvocati, è stata diagnosticata la malattia di Cushing, sindrome rara che causa aumento di peso, difficoltà di movimento, atrofia muscolare e dolori ossei. La gran parte dei pazienti con questa malattia presenta alterazioni psichiche, instabilità emotiva, cambiamenti di umore, irritabilità, problemi di memoria.