Cronaca

Gian Marco Moratti, morto nella notte il presidente dell’azienda petrolifera Saras

L’imprenditore è scomparso all’età di 81 anni per una malattia. Era fratello di Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter. Il sindaco Sala: "Un grande milanese, la città perde un riferimento solido"

E’ morto nella notte Gian Marco Moratti, numero uno della Saras, azienda petrolifera di famiglia. L’imprenditore è scomparso all’età di 81 anni per una malattia. Gian Marco era fratello di Massimo Moratti ex presidente dell’Inter e marito di Letizia Moratti che è stata sindaco di Milano.

“Apprendo con grande tristezza la notizia della scomparsa di Gian Marco Moratti – il commento del sindaco di Milano, Giuseppe Sala – un grande milanese: imprenditore capace e attento ai bisogni delle persone fragili”. “La nostra città e la comunità di San Patrignano perdono un riferimento solido. Il mio sincero cordoglio a tutta la famiglia e in particolare a Letizia”, conclude il primo cittadino.

Nato a Genova il 29 novembre 1936, Moratti si era laureato in giurisprudenza presso l’Università di Catania e fino al giorno della sua scomparsa ha rivestito il ruolo presidente del consiglio di amministrazione di Saras, società petrolifera fondata nel 1962 dal padre, Angelo Moratti. Era stato inoltre socio accomandatario e vice presidente di Confindustria, componente del consiglio direttivo e della giunta dell’Unione Petrolifera e presidente vicario di Iefe (Istituto di Economia delle Fonti di Energia dell’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano).

Dopo aver iniziato la propria attività nel 1065 alla raffineria Raisom di Augusta, in Sicilia, Moratti ha ricoperto diversi incarichi, tra cui quelli di presidente dell’Unione Petrolifera (dal 1988), componente del Comitato Ministeriale per l’Industria e l’Ambiente, componente del Comitato Interministeriale per il Coordinamento dell’Emergenza Energetica, componente del Comitato Nazionale di Coordinamento Contro l’Abuso di Droghe, componente del consiglio di amministrazione della società editoriale Corriere della Sera, della Banca Nazionale del Lavoro e della F.C. Internazionale Milano, oltre che quello di presidente di Norman Kraig & Kummel Italiana. Tra le onorificenze ricevute si segnala invece quella di Cavaliere del lavoro, assegnatagli nel 1992 dal Quirinale.