Cronaca Nera

Macerata, “19enne investita da un’auto”. Ma sul corpo ci sono segni di percosse: il padre fermato con l’accusa di omicidio

Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, la ragazza pakistana era stata travolta da un'automobile mentre camminava sulla provinciale. Ma il magistrato ha ricollegato il suo nome a un caso di maltrattamenti in famiglia: Azka RIaz avrebbe dovuto testimoniare nel processo che vede coinvolto il padre. Che era sul posto quando è morta

Sembrava fosse morte in un incidente stradale, Azka Riaz, una 19enne pakistana trovata sabato sera su una strada provinciale a Trodica di Morrovalle, in provincia di Macerata. La ragazza, secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, era stata travolta da un’automobile mentre camminava. Ma dopo i rilievi, è stato fermato per omicidio preteritenzionale il padre di lei.

È stata il sostituto procuratore Micaela Piredda a collegare la morte di Azka, al caso di maltrattamenti in famiglia, di cui è accusato il padre della ragazza. Il magistrato, di turno al momento del sinistro, ha ricordato il nome della ragazza, che doveva essere sentita nei prossimi giorni in incidente probatorio, e quando ha saputo che il padre era sul posto, ha voluto approfondire la questione.

Il medico legale che ha eseguito una prima ricognizione cadaverica non ha trovato traumi compatibili con l’investimento, ma contusioni conseguenti a percosse. Sarà l’autopsia, già fissata per domani a chiarire definitivamente le cause del decesso. Per il momento, resta indagato per omicidio colposo il conducente dell’auto presunta investitrice, un 52enne di Montecosaro, il quale ha raccontato di avere superato la ragazza mentre giaceva esanime a terra e di non averla travolta.

Azka abitava con il padre a Recanati, mentre tre fratelli più piccoli (due maschi e una femmina) si trovano in una comunità. La madre invece dovrebbe essere in Pakistan. Il padre, Muhammad Riaz, un muratore da molti anni in Italia, è stato interrogato, ha respinto ogni accusa, ma alla fine è stato fermato ed è rinchiuso nel carcere di Ancona.