Elezioni Regionali 2018

Regionali Lazio, “meno migranti, più turisti” della Lombardi? Fico: “Non condivido”, Di Battista: “Solo slogan”

Il cartello pubblicato su facebook dalla candidata alla presidenza crea qualche malumore nel M5s. Lei replica: "Virata a destra? Ridicoli". Il deputato non ricandidato: "Avrei usato altre parole"

“Meno migranti e più turisti”? Lo slogan è della candidata presidente della Regione Lazio Roberta Lombardi ma apparentemente non del Movimento Cinque Stelle. Anzi, Roberto Fico, intervenuto ad Agorà, su Rai3, lo dice chiaro: “Il volantino della Lombardi non lo condivido, perché secondo me è vero che deve esserci più turismo e più attività legate al turismo nei comuni stupendi che il Lazio ha, ma la situazione migranti non è assolutamente paragonabile o non si può mettere insieme al turismo”. Alessandro Di Battista era stato più diplomatico parlando a #Cartabianca, ma aveva preso lo stesso le distanze: “Sono solo slogan. Conoscendo Roberta credo che lei intendesse concentrarsi sul turismo e sulla migliore gestione dei flussi migratori. Ognuno ha il suo stile, io non avrei utilizzato queste parole”.

Nel cartello postato su facebook dalla Lombardi c’era scritto: “Quando penso alle province del Lazio e ai suoi borghi penso ad accogliere più turismo, che rilancia l’economia locale, e meno i migranti, che invece pesano sull’economia locale”. La stessa candidata era intervenuta dopo le polemiche: “E’ un concetto che avevo già ribadito e che è stato riproposto sui social. E leggo i soliti giornali del Pd parlare di ‘virata a destra‘. Ridicoli”. Per Lombardi sulle politiche immigratorie “serve un freno in questo momento, incluso un miglioramento delle strutture esistenti, e maggiore attenzione verso il rilancio del comparto turistico. Sono una persona concreta, se per qualcuno è un problema si può rifugiare negli slogan di D’Alema e Zingaretti che mentre parlavano di accoglienza si facevano finanziare le campagne elettorali del Pd da quelli che sostenevano che ‘i migranti rendono più della droga’”.