Cronaca Nera

Milano, giovane donna uccisa in casa a coltellate. Fermato tramviere 39enne dell’Atm, da parte sua parziali ammissioni

Il cadavere è stato trovato in un appartamento in zona Tibaldi. Gli inquirenti hanno fermato un dipendente Atm, conoscente della 20enne: la ospitava in casa da alcuni giorni. Urla e insulti nei suoi confronti da parte dei vicini quando è stato portato via

Una giovane donna è stata uccisa a coltellate nell’appartamento in cui viveva a Milano, in via Brioschi, zona Tibaldi. Per il suo omicidio è stato fermato un tramviere di 39 anni, un suo conoscente che la stava ospitando. Sul corpo della ragazza, Jessica Valentina Faoro, diversi tagli e ferite di varia natura. Sarebbe stato lo stesso uomo, Alessandro Garlaschi, conducente del tram 15, a chiamare i soccorsi.

Secondo i primi riscontri, è stata uccisa con un coltello che gli investigatori hanno cercato nei cestini delle vie limitrofe, dove era in corso il mercato rionale. “Ho fatto un guaio grosso”, avrebbe detto questa mattina Garlaschi passando in portineria, secondo quanto riferito da alcuni condomini dello stabile. L’uomo ha precedenti per atti persecutori ma ancora non è stato chiarito il tipo di relazione esistente tra i due.

La ragazza – ipotizzano gli investigatori – sarebbe stata aggredita dopo un tentativo di approccio che avrebbe rifiutato. L’uomo avrebbe atteso l’uscita della moglie da casa per approcciare la giovane. Il 39enne, in stato di choc, interrogato dal pm Cristiana Roveda e dagli uomini della squadra mobile, ha fatto parziali ammissioni. All’uscita dall’abitazione, vicini e passanti, hanno rivolto urla e insulti contro il tranviere. “Sei un mostro“, “maledetto”, “spero marcirai in galera”, “pezzo di m…“. Le prove nei confronti dell’uomo, secondo quanto raccontato dagli inquirenti, sarebbero numerose e schiaccianti.

Il tranviere e la moglie vengono descritti dai vicini di via Brioschi come “persone schive e un po’ scostanti“. “Abitavano in un altro palazzo, si sono trasferiti qui da qualche tempo, in un appartamento più grande, perché con i vecchi vicini c’erano stati alcuni screzi e, forse, qualche dispetto“, racconta un condomino che li conosce.