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Afghanistan, attacco kamikaze a Kabul: almeno 40 morti, anche donne e bambini

Diverse esplosioni nel Tabian Media Center, sede di un centro islamico sciita e di un'agenzia di stampa. Esplosioni anche nella zona est della nazione: altri 5 morti. Il presidente Ghani: "Crimine contro l'umanità. Terroristi contro tutti i principi islamici"

Sono più di 40 le vittime di un attentato suicida a Kabul all’interno del Tabyan Media Center. Nell’edificio, all’interno del quale hanno sede un centro culturale islamico e l’agenzia di stampa Sadai Afghan, sono state udite anche altre due esplosioni mentre erano in corso una riunione con diversi studenti.

Secondo la tv Tolo, oltre ai giornalisti, tra le vittime vi sono anche donne e bambini. Quasi tutti i morti e i 30 feriti, come confermato dal ministero dell’Interno afgano, sono civili. Lo scorso novembre, anche l’emittente Shamshad Tv era stata vittima di un attentato, rivendicato dall’Isis, che aveva fatto un morto e una ventina di feriti. In questo caso, via Twitter, i talebani hanno invece escluso qualsiasi coinvolgimento nell’atto terroristico. Questo apre l’ipotesi di una responsabilità per l’attentato dello Stato islamico, tenendo anche conto che i responsabili del Media Center sono sciiti. Il presidente afghano Ashraf Ghani ha definito l’attacco “un crimine contro l’umanità” da parte dei terroristi che compiono atti contro tutti i principi islamici”.

Anche nella zona est dell’Afghanistan ci sono stati due attacchi da parte di sconosciuti che hanno provocato 5 morti, tra civili e agenti di polizia. Secondo l’emittente tv 1TvNews i poliziotti sono deceduti per un improvviso attacco la notte scorsa in un quartiere del capoluogo provinciale Ghazni City. I due civili invece sono rimasti vittime dello scoppio di un ordigno rudimentale nel distretto di Qarabagh.