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Sicilia, il Pd elegge il capogruppo ma 5 deputati non partecipano al voto: “Patto tra traditori e traditi”

Sei consiglieri regionali su undici hanno eletto Giuseppe Lupo, in passato segretario regionale del partito. Non partecipano al voto Antonello Cracolici, Giuseppe Arancio, Giovanni Cafeo, Luisa Lantieri, Anthony Barbagallo. L'ex assessore attacca: "La spaccatura si fa più profonda"

Hanno eletto il capogruppo ma cinque deputati non hanno partecipato al voto. Il motivo? All’interno del Pd siciliano c’è stato un “patto tra traditori e traditi”.  Continua il momento nero tra i dem dell’isola. Una condizione annunciata già nelle ore successive alla sconfitta delle elezioni regionali del 5 novembre scorso, ma deflagrata nelle ultime ore. Ad accendere la miccia la decisione di quattro deputati che sabato hanno votato Gianfranco Micciché come nuovo presidente dell’Assemblea regionale siciliana. Un vero e proprio tradimento visto che il partito aveva deciso di presentare un candidato di bandiera su cui concentrare le undici preferenze del gruppo: e invece i voti raccolti dai dem sono stati solo 7.

Due giorni fa, quindi, ecco che cinque deputati hanno deciso di “congelare” la propria partecipazione al gruppo parlamentare del Pd dell’Assemblea regionale siciliana. Sono gli stessi chen non hanno partecipato all’elezione del capogruppo, che è Giuseppe Lupo, 51 anni, alla terza legislatura e in passato segretario regionale del partito. Lupo è stato eletto con sei voti, su un tolare di undici parlamentari regionali eletti del Pd: in cinque non hanno partecipato al voto. Non hanno votato Antonello Cracolici, Giuseppe Arancio, Giovanni Cafeo, Luisa Lantieri, Anthony Barbagallo.

“Lavorerò per l’unità del gruppo parlamentare e del Partito Democratico all’Ars. È questa la principale richiesta degli elettori del Pd, alla quale tutti abbiamo il dovere di dare risposta positiva sin dall’inizio di questa nuova ed impegnativa legislatura”, dice il neosegretario. Diversi i toni dei consiglieri regionali che non hanno partecipato al voto. Dopo la grave spaccatura sull’elezione del presidente dell’Ars, il gruppo Pd sceglie il capogruppo con 6 votanti su 11. La spaccatura si fa più profonda. Lupo, che qualche giorno fa aveva denunciato di tradimento i franchi tiratori, viene adesso votato da coloro che tutti gli indizi hanno evidenziato essere stati tali. Un patto tra traditori e traditi senza che alcuna spiegazione sia stata data. Adesso lo dico io: vergogna! Il Pd si appresta a vivere una fase difficilissima”, scrive su facebook Antonello Cracolici, storico leader dei dem a Palermo ed ex assessore all’Agricoltura di Rosario Crocetta. La guerra intestina del Pd in Sicilia è ancora tutta da scrivere.