Politica

Ostia, disincanto e rabbia al seggio. Il ballottaggio è blindato: “Troppa pubblicità negativa”

Disincanto, rabbia ma anche speranza: c’è chi viene a votare con la febbre e chi, dopo aver votato, commenta “non serve a niente tanto”. È un misto di sentimenti e reazioni quello degli elettori nel giorno del voto a Ostia per il ballottaggio per la presidenza del X Municipio tra Giuliana Di Pillo (M5S) e Monica Picca (Fdi-Centrodestra). “Qualcosa è successo, non può essere che la percentuale di votanti sia così bassa”, dice un signore all’uscita dal seggio di Nuova Ostia, tra via dell’Idroscalo e via della Tortuga. “C’erano, al primo turno”, dice un altro signore. “Mi hanno sorriso. C’era anche il capo di CasaPound. Non facevano niente, magari cercavano qualche voto”. “Ma quale mafia”, dicono Anna e Rosina. “Mai avuto problemi”.

“Troppa pubblicità negativa”, dice un ragazzo. “Speriamo che cambi qualcosa”, dice una signora delle case popolari. “Stiamo morendo di freddo in casa. Spero che a Virginia Raggi arrivi questo messaggio”. Tanti i controlli ai seggi, con polizia e Carabinieri in ogni sede. I controlli sono a discrezione delle forze dell’ordine: nel seggio di Nuova Ostia, la polizia verifica il documento e la tessera elettorale all’ingresso