Mafie

Riina, Di Battista contro il centrodestra: “Citano Borsellino ma le stragi casualmente terminano con l’arrivo di Berlusconi”

“Oggi sento dire: è morto Totò Riina, ora è il momento di fare chiarezza sulla stragi. E’ incredibile”. Così il deputato M5S Alessandro Di Battista, da Ostia dove si trovava per sostenere Giuliana Di Pillo, candidata penstallata alla presidenza del X Municipio. “Cosa nostra è forte – sottolinea Di Battista, che chiede alla platea – ma non vi viene da vomitare quando sentite persone di centrodestra che citano Paolo Borsellino, che parlano di legalità, e poi vanno a braccetto con un partito che è stato fondato da un tipo che è in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, perché ha favorito ‘Cosa nostra’ che ha fatto saltare in aria Borsellino?”

“Come si fa chiarezza sui mandanti occulti delle stragi di Mafia? Rendendo il 41-bis ancora più duro. Il Carcere duro è stato ammorbidito proprio in virtù di quelle bombe. La strategia stragistra è stata fatta per costringere lo Stato a calarsi le braghe. Stragi – continua Di Battista – che casualmente finiscono nel 1994, anno della discesa in campo di Silvio Berlusconi, che ha fondato un partito con Marcello Dell’Utri che oggi è in carcere per aver favorito ‘Cosa nostra’. Ci rendiamo conto in qualunque Paese del mondo questo avrebbe azzerato la carriera politica e qui invece stiamo ancora parlando di certi soggetti, ma che Paese siamo?” conclude Di Battista.