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Patto “disumano” Italia-Libia, Alfano parla ma non risponde alle accuse dell’Onu: “Dia meno lezioni e più fondi”

"Non possiamo accettare che ci siano violazioni dei diritti umani" nei campi libici, ha detto il ministro degli Esteri dopo il suo incontro con il omologo tedesco Sigmar Gabriel a Roma, ma "la nostra azione ha dato un duro colpo ai trafficanti"

“Invitiamo chi si candida a dare lezione a dare più finanziamenti e più supporto organizzativo”. Angelino Alfano parla, ma non risponde. Interpellato dai giornalisti sulle accuse mosse dall’Onu al patto “disumano” siglato dall’Italia con la Libia perché quest’ultima trattenga i migranti nei suoi centri di detenzione, il ministro degli Esteri ha affermato: “Abbiamo finanziato l’organizzazione delle migrazioni per avere il loro supporto”, ha detto senza ulteriori specifiche: l’ipotesi è che il capo della Farnesina si riferisca all’Organizzazione internazionale per le migrazioni, che dal 2016 è un’agenzia collegata alle Nazioni Unite e che insieme all’Unhcr dovrebbe avere accesso e vigilare sulle strutture in cui nel Paese nordafricano vengono ospitati i migranti.

“Non possiamo accettare che ci siano violazioni dei diritti umani” nei campi in Libia, ha proseguito Alfano dopo il suo incontro con il omologo tedesco Sigmar Gabriel a Roma, ma “la nostra azione ha dato un duro colpo ai trafficanti“. “Fino ad ora – ha detto ancora Alfano – i migranti erano nelle mani dei trafficanti di uomini, sottoposti alle più terribili violenze“. Una situazione che, tuttavia, secondo le Nazioni Unite non è cambiata per quelle persone che vengono recuperate in mare dalla cosiddetta “Guardia costiera libica” o a cui viene impedito di partire e che vengono recluse nei campi gestiti dal governo di Tripoli e dalle varie milizie che controllano il territorio nei d’intorni della capitale.

Alfano, che ha definito i trafficanti come “la più terribile delle agenzie di viaggio della storia”, ha poi ricordato che il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha detto che l’Italia ha salvato l’onore dell’Europa mettendola dalla parte giusta della Storia. “Siamo stati campioni del mondo di umanità e di diritti umani”, ha sottolineato il capo della diplomazia italiana.