Cronaca

Siena, proiettile e minacce a pm che indagò su morte David Rossi. Prefetto: “Misure protezione”

Il plico è stato intercettato due giorni fa al Centro smistamento delle Poste di Sesto Fiorentino (Firenze). All’interno un proiettile calibro 9, inesploso, e minacce, considerate "gravissime", contro il magistrato

Avrà la tutela il pm di Siena Aldo Natalini destinatario di una lettera di minacce contenente un proiettile. “Immediata applicazione di un’adeguata misura di protezione in favore del dottor Natalini” dice il prefetto di Siena Armando Gradone. Il plico è stato intercettato due giorni fa al Centro smistamento delle Poste di Sesto Fiorentino (Firenze). All’interno un proiettile calibro 9, inesploso, e minacce, considerate “gravissime”, contro il magistrato. Natalini, tra l’altro, è uno dei pm al centro delle cronache per la vicenda legata a David Rossi, l’ex capo area comunicazione di Mps morto la sera del 6 marzo 2013 precipitando dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni. Oltre ad aver indagato con il collega Nicola Marini su Rossi, il pm fu anche uno dei tre magistrati titolare dell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta da parte dell’istituto senese. “Solidarietà e vicinanza al collega”, è stata espressa dalla Giunta dell’Anm e dal Csm.

Al termine della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza il prefetto di Siena ha poi spiegato: “Si tratta di un dispositivo di tutela a carattere permanente che comporterà anche la sorveglianza nei luoghi più significativi”, ha risposto il prefetto Gradone ai giornalisti che gli chiedevano se la misura di protezione fosse la scorta. “Allo stato attuale non abbiamo motivo di escludere che possano esserci reali motivi di rischi” per il magistrato, ha aggiunto Gradone spiegando che il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza “monitorerà progressivamente la situazione per esaminare l’eventuale revoca o il rafforzamento delle misure di protezione”.

Intanto già ieri il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, ha aperto un fascicolo affidando le indagini alla polizia. La busta, con il suo contenuto, sarebbe stata spedita da una città della Toscana, è già sul tavolo della scientifica. L’inchiesta, però, potrebbe essere trasferita per competenza alla procura di Genova dove c’è già un altro fascicolo che riguarda i colleghi senesi.