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Nutella, polemica su nuova ricetta. Ma Ferrero assicura: “È sempre la stessa”

A notare il cambiamento nella formula è stato per primo l'Hamburg Consumer Protection Center, un gruppo di consumatori tedesco. L'azienda: "Ci siamo limitati a sostituire il siero di latte con una quantità equivalente di latte scremato in polvere, che ora passa dal 6,6% al 8,7%"

Tranquilli, la Nutella è sempre la Nutella. Dopo i rumors che si erano scatenati sul web per l’intervento di un’associazione di consumatori tedesca che aveva riscontrato delle variazioni nell’elenco degli ingredienti della Nutella, Ferrero è intervenuta a rassicurare i suoi acquirenti: “Possiamo rassicurare tutti i fan di Nutella – dice l’azienda all’Ansa – che la sua ricetta, unica e deliziosa, rimane quella che conoscono e amano, con gli stessi criteri di alta qualità. In Italia, il contenuto di nocciole, cacao, zucchero rimane invariato. Ad agosto ci siamo limitati a sostituire il siero di latte con una quantità equivalente di latte scremato in polvere (2,1 grammi ogni 100). La percentuale passa ora dal 6,6% al 8,7%. Questo ci permette di accrescere la qualità complessiva del latte contenuto in Nutella, garantendo una miglior permanenza nel tempo del nostro gusto unico e inconfondibile”.

A notare il cambiamento nella formula della Nutella è stato per primo l’Hamburg Consumer Protection Center, un gruppo di consumatori tedesco. In particolare, a insospettire era stato il colore, più brillante e meno scuro, della popolarissima crema di cioccolato. Questo perché adesso nelle versioni in commercio in Francia e Germania, gli zuccheri, sono passati dal 55,9 a 56,3% e il latte scremato in polvere dal 7,5 all’ 8,5%; mentre è diminuita la quantità di grassi, da 31,8 a 30,9%.

Sui social però non si placano le polemiche e l’hashtag #boycottNutella è tra i più discussi su Twitter.

La ricetta della Nutella è stata inventata nel 1964 da Michele Ferrero e si basa solo su sette ingredienti: zucchero, olio di palma, nocciole, latte scremato in polvere, cacao magro ed emulsionanti.

Foto: Verbraucherzentrale Hamburg