Mondo

Arabia Saudita, arrestati 11 principi per corruzione. Tra loro c’è anche Alwaleed bin Talal, ex socio di Mediaset

Il re Mohammed Salman ferma anche 38 tra ex ministri, ex vice ministri e uomini d’affari. Sono detenuti in hotel a cinque stelle della capitale. Tra le persone coinvolte c'è Alwaleed bin Talal, uno dei più grandi uomini d'affari del pianeta che in passato ha avuto anche una partecipazione nel network di Silvio Berlusconi

Operazione anticorruzione del re saudita Mohammed Salman: undici principi e un totale di 38 tra ex ministri, ex vice ministri e uomini d’affari sono stati arrestati in Arabia Saudita nell’ambito di un blitz anticorruzione e sono detenuti in alberghi a cinque stelle di Riad, tra cui l’hotel Ritz-Carlton. Tra i principi arrestati c’è anche il miliardario Alwaleed bin Talal, amico di Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi, che in passato ha avuto una partecipazione del 2,7 per cento in Mediaset.

Con un patrimonio stimato attorno ai 20 miliardi di dollari, Alwaleed è uno degli uomini più ricchi e influenti al mondo. I suoi investimenti spaziano dal social network Twitter alla Apple, dalla News Corporation di Murdoch al colosso bancario Citigroup, dalla catena di hotel Four Seasons al servizio di taxi Lyft. Inoltre, il principe è azionista di maggioranza dei canali in lingua araba che fanno capo al gruppo Rotana.

Il re ha anche rimosso il principe Miteb bin Abdullah, considerato uno dei reali di più alto rango del Paese, da capo della Guardia nazionale e il ministro dell’Economia e della Pianificazione Adel Fakeih con il suo vice, Mohammad al-Tuwaijri. Contestualmente agli arresti, è stato anche annunciato un nuovo comitato anti-corruzione. L’ordinanza regale spiega che il comitato è stato creato “a causa delle tendenza di alcune persone all’abuso, mettendo il loro interesse personale al di sopra di quello pubblico, distraendo fondi pubblici”.