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Kevin Spacey, Netflix: “No a produzione di House of Cards se includerà l’attore”

Un uomo, che chiede l'anonimato in una intervista, accusa il premio Oscar: "Ebbi relazione con lui quando avevo 14 anni. Oggi lo definirei un pedofilo, un predatore sessuale"

Nuove accuse per il due volte premio Oscar Kevin Spacey. I guai per l’attore, interprete di memorabili ruoli nel cinema e a teatro, non finiscono più. Netflix ha annunciato di aver rotto qualsiasi legame dopo le accuse di molestie, e ha precisato di non voler continuare la serie House of Cards se includerà l’attore. “Continueremo a lavorare con Mrc (la casa di produzione Media Rights Capital) durante questa interruzione – si legge ancora nella nota – per studiare un nuovo percorso creativo per lo show“. Nel frattempo, mentre prosegue l’inchiesta in corso Spacey è stato sospeso” fa sapere Mrc.

In queste ore un altro attore lo accusa apertamente di pedofilia. L’uomo, che ha 48 anni ma all’epoca dei fatti ne aveva 14, e intervistato da Vulture, non dice il suo nome perché ha ricominciato una nuova vita ma racconta nel dettaglio quella che è stata una relazione sessuale sfociata, a suo dire, in un tentativo di stupro. Spacey era il suo insegnante, ma il ragazzo aveva solo 12 anni. Due anni dopo l’incontro e l’invito a casa: “Lo chiamai il giorno seguente, mi disse che era innamorato di me e voleva vedermi. Ci incontrammo nel suo appartamento in affitto nell’Upper West Side… In seguito mi sentii frastornato. Rimasi con lui un paio d’ore in tutto. Ci incontrammo altre tre o quattro volte, sempre proclamando di amarci. Mi diceva che alcuni produttori erano interessati a me come attore e che intendeva procurarmi delle audizioni. Professionalmente, non accadde mai niente. A 15 anni lo chiamai da una cabina, si era trasferito in un altro appartamento, nella stessa zona. Avevo un quarto d’ora a disposizione, prima di incontrare a cena i miei genitori. Mi invitò a casa, pensavo ci saremmo solo baciati e abbracciati ma lui voleva fare sesso“. L’uomo racconta del tentativo di stupro: Riuscii a sventarlo. Mi sentii tradito, intrappolato. Giorni dopo lo richiamai e non rispose. Un anno dopo lui era a teatro e lo ricontattai. Ne ero ossessionato. Mi diede un appuntamento ma alla fine rinunciai. Non lo vidi più”.

L’uomo non aveva mai raccontato a nessuno quello che era accaduto: “Non lo dissi ai miei, solo a qualche amico. Ma lui aveva cominciato a vincere premi, ero condannato a vedere questa persona sullo schermo per il resto della mia vita. Oggi lo definirei un pedofilo, un predatore sessuale. A 25 anni guardavo i ragazzini 10 anni più piccoli di me ed era disgustoso pensare di fare sesso con loro…”