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Sallusti vs Travaglio: “Appendino? Per te falso in bilancio non è reato se riguarda M5s”. “E’ falso ideologico, non ti entra in testa”

Polemica vivace a Otto e Mezzo (La7) tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e il timoniere de Il Giornale, Alessandro Sallusti. La miccia dello scontro è data dalle dimissioni di Paolo Giordana, il capo di gabinetto di Chiara Appendino. Travaglio spiega: “Appena la sindaca di Torino si è accorta che il suo capo di gabinetto aveva chiesto di levare una multa di 90 euro a un suo amico, lo ha messo alla porta nel giro di due ore. Se facessero tutti così i leader politici e i sindaci, forse l’Italia politica e istituzionale sarebbe un deserto. Se viene cacciato uno che chiede di levare una multa di 90 euro, peggio mi sento a pensare a tutti quelli che sono sotto processo per tangenti, mafia, corruzione, frode fiscale e restano tutti al loro posto“. E aggiunge: “La Appendino non poteva saperlo prima che il suo braccio destro aveva questi comportamenti, perché non credo che questo Giordana nel suo curriculum scrivesse: ‘Io sono solito togliere le multe ai miei amici’. E quindi, appena lo ha scoperto da un’intercettazione, lo ha spedito a casa sua”. Sallusti replica, rinverdendo una polemica già avvenuta tra i due giornalisti proprio nella stessa trasmissione: “Sono felice di scoprire che il falso in bilancio, se fatto dal M5S, tutto sommato non è un reato, ma anzi qualcosa di propedeutico“. “Ti ho già spiegato che non è falso in bilancio l’accusa, ma non ti entra in testa” – ribatte Travaglio – “E’ falso ideologico, informati. Lo ha scritto anche il tuo giornale che non è falso in bilancio. Leggi almeno il giornale che dirigi“. “Il reato che ha commesso la Appendino è aver falsificato il bilancio”, insiste il direttore de Il Giornale. “Ma che abbia commesso quel reato non mi risulta, è solo indagata per il momento” – obietta Travaglio – “Non c’è una sentenza. Capisco che il tuo garantismo è selettivo“. “Sono felice che tu sia garantista”, controbatte Sallusti. E il direttore del Fatto puntualizza: “Io non sono né garantista, né giustizialista. Dico solo che non puoi dire che ha commesso un reato, perché non c’è una sentenza. Puoi dire che è indagata per falso ideologico”