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Arabia Saudita, stadi aperti alle donne dal 2018: tre impianti anche per famiglie

La notizia arriva a meno di un mese dall’annuncio della revoca - a partire dal prossimo giugno - del divieto di guida. Ma nel Paese le donne rimangono segregate

Prima è arrivato il via libera per la patente di guida e oggi tre stadi dell’Arabia Saudita aprono le porte alle donne. Dal prossimo anno le saudite potranno entrare in tre impianti del regno, al King Fahd Stadium della capitale Riad, alla King Abdullah Sport City di Gedda e al Prince Mohammed Bin Fahd Stadium di Dammam. Secondo un comunicato dell’Autorità generale per lo Sport della monarchia del Golfo, come riporta l’agenzia di stampa Dpa, dall’inizio del 2018 i tre impianti inizieranno infatti a lavorare per “accogliere le famiglie”.

La notizia arriva a meno di un mese dall’annuncio della revoca – a partire dal prossimo giugno – del divieto di guida per le donne nel regno. L’Arabia Saudita è comunque il Paese della segregazione dei sessi, dove molti edifici hanno ingressi separati per donne e uomini, ed è il Paese in cui le donne sono sottoposte al sistema della “tutela”: i ‘guardiani’ delle saudite sono i padri, i mariti, i fratelli che devono dare loro il permesso anche per studiare o viaggiare. A settembre, in occasione della festa nazionale, per la prima volta le saudite erano state invitate a partecipare, insieme alle famiglie, alle celebrazioni organizzate nello stadio King Fahd di Riad. Le novità annunciate nelle ultime ore dalle autorità saudite si inseriscono in un progetto di rinnovo degli impianti sportivi che prevede anche nuovi botteghini per la vendita dei biglietti e varchi elettronici.